MANTOVA – La festa del Mantova deve ancora terminare. Sicuramente non oggi. La squadra di Possanzini questa sera sarà impegnata a Meda contro il Renate. Ma questo è solo un dettaglio, ormai ininfluente. Il Mantova è in Serie B. Negli occhi dei tifosi e dei giocatori c’è ancora la grande notte di festa passata in città con oltre 2.000 persone in piazza Cavallotti e allo stadio.
Dopo la mezzanotte la squadra è arrivata allo stadio, dove ad attenderla c’era anche il sindaco Mattia Palazzi, mischiato in mezzo ai tifosi, che in corteo si sono spostati dal centro fino a viale Te, passando per via Principe Amedeo, via Acerbi e poi per il Parco Te. Il pullman con molta fatica ha raggiunto viale Te e la squadra molto lentamente si è “rifugiata” all’interno per poi salire sulle cancellate della tribuna per fare festa. Momento di apprensione per il cedimento di una cancellata, sfondata, ma per fortuna non ci sono stati feriti nè tra i giocatori nè tra i tifosi. Con loro anche il patron Piccoli, osannato come alcuni dei suoi predecessori: Lori e Castagnaro. Possanzini in testa avrà ancora i segni delle manate dei tifosi che lo hanno acclamato a gran voce. Così come tutti i giocatori a cui sono stati tributati cori personalizzati. Tra i giocatori, quelli più scatenati sicuramente Bragantini, Galuppini, Redolfi.
Una notte indimenticabile: in viale Te gente da ogni parte della provincia fino alle 2 di notte. Questa mattina presto il centro era già pulitissimo, dai balconi bandiere e sciarpe biancorosse. Mantova, è tutto vero, sei in Serie B.