Emendamento Pd, Carra: “Chiediamo l’istituzione del commissario straordinario per il ponte”

Ponte di San Benedetto, Anac:

MANTOVA – Un emendamento al decreto legge “Infrastrutture” all’esame del Senato presentato dal PD per l’istituzione del commissario straordinario per completare l’opera di ricostruzione del Ponte di San Benedetto Po.

“Ci auguriamo che venga ammesso ed approvato perché questo significherebbe istituire la figura del Commissario Straordinario, figura in grado di proseguire l’opera di ricostruzione e di completamento del ponte con poteri speciali”  ha spiegato Marco Carra, responsabile infrastrutture Pd Lombardia.
“Lo abbiamo presentato – prosegue Carra –  cercando di corrispondere al meglio alle giuste richieste ed esigenze delle comunità di San Benedetto Po, di Bagnolo San Vito e di tutto il territorio. A loro il nostro ringraziamento per la permanente mobilitazione.
Per quanto fatto, voglio ringraziare l’on Luciano Pizzetti per aver indicato il percorso da seguire e per averlo fatto con noi, il nostro gruppo al Senato con particolare riferimento al sen Alan Ferrari (vicepremier gruppo Pd al Senato) per aver presentato l’emendamento e al sen Salvatore Margiotta, capogruppo Pd in Commissione Trasporti ed Infrastrutture” – conclude.

Al fine di realizzare celermente gli interventi di progettazione, affidamento e realizzazione del completamento del Ponte sul fiume Po tra i comuni di San Benedetto e Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova, anche per il tratto di ponte in golena – si legge nel testo dell’emendamento – con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge, sono individuati i predetti interventi caratterizzati dall’urgenza e da un elevato grado di complessità progettuale ed esecutiva, per la cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria la nomina di un Commissario straordinario che è disposta con il medesimi decreto”.

Il Commissario straordinario – spiega il testo dell’emendamento – resta in carica fino al 31 dicembre 2025 e comunque fino alla conclusione dei suddetti interventi. In ragione della natura dell’incarico e del ruolo ricoperto al Commissario straordinario non spetta alcun compenso, indennità, rimborso spese o emolumento aggiuntivo”.

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