CAMPITELLO (MARCARIA) «Nei giorni scorsi abbiamo appreso con profonda preoccupazione della proposta di installare un impianto fotovoltaico a terra su oltre 13 ettari di terreni agricoli situati a Campitello e nelle zone limitrofe. Si tratta di aree fertili, coltivate e vive, che costituiscono parte integrante del paesaggio rurale mantovano, espressione dell’identità, del lavoro e della ricchezza della nostra provincia». A dichiararlo è Fausto Banzi, referente di Sinistra Italiana Mantova.
«Siamo convinti sostenitori delle energie rinnovabili, ma non possiamo accettare una logica che, in nome del profitto, sacrifica il suolo agricolo, sottraendo spazio e dignità a chi ogni giorno lavora la terra e produce eccellenze riconosciute in tutto il mondo, come il Parmigiano Reggiano DOP e tanti altri prodotti della nostra pianura».
Banzi sottolinea come la transizione ecologica sia una necessità non più rinviabile, ma che deve essere giusta, sostenibile e realmente condivisa: «Non si può parlare di futuro verde distruggendo ciò che rende verde il nostro presente. Ogni ettaro recintato, ogni campo coperto da pannelli, è un pezzo di paesaggio, di lavoro e di storia che scompare. È una ferita al territorio e alla sua memoria».
Per Sinistra Italiana, la strada da seguire è quella della valorizzazione delle superfici già urbanizzate: «Chiediamo alle istituzioni di ascoltare la voce dei cittadini e dei coltivatori, di promuovere il fotovoltaico sui tetti di abitazioni, aziende, scuole ed edifici pubblici, e di sostenere le comunità energetiche locali, dove l’energia prodotta e i benefici economici restano davvero sul territorio».
«Le comunità di Campitello, Pegognaga, Campione e di tutte le zone agricole circostanti vogliono essere protagoniste della transizione ecologica, non vittime di scelte calate dall’alto. Difendere la terra oggi significa difendere il futuro di tutti: un futuro che deve essere costruito con partecipazione, rispetto e visione» – conclude Banzi.















