Gardaland Resort è il primo Parco Divertimenti italiano ad ottenere la certificazione “Rifiuti Zero” di Aenor ente certificatore internazionale tra i dieci più importanti del mondo e riconosciuta in 90 Paesi che individua e certifica le aziende in grado di garantire una gestione virtuosa dei rifiuti massimizzando le azioni di prevenzione e di recupero.
Gardaland è stata considerata azienda virtuosa e ha ottenuto la certificazione Aenor Rifiuti Zero in quanto ha raggiunto, nell’ultimo anno, il traguardo certificato del 93,4% di rifiuti valorizzati sul totale dei rifiuti prodotti contribuendo a dare impulso alla sostenibilità attraverso operazioni di recupero e di economia circolare.
Negli ultimi anni le attività di sviluppo a favore dell’ambiente sono diventate temi d’attualità presenti sia nel dibattito pubblico, che in quello politico di tutto il mondo; in quest’ottica una corretta gestione dei rifiuti e la loro reintroduzione nella catena del valore sono attività centrali dei processi di sostenibilità e contribuiscono concretamente al raggiungimento degli obiettivi 11, 12 e 14 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Gardaland Resort nell’aprile del 2019 – in netto anticipo rispetto all’entrata in vigore della legge nel ‘22 – aveva, infatti, già azzerato la plastica monouso a favore di materiali compostabili e biodegradabili all’interno dei punti ristorazione del Parco. Nel corso del 2022, inoltre, Gardaland ha dato priorità allo sviluppo sostenibile del Resort concentrandosi anche sul potenziamento della raccolta differenziata, su processi di economia circolare e sulla gestione virtuosa dei rifiuti tanto da ricevere l’ambita Certificazione Rifiuti Zero di Aenor.
L’analisi di Aenor effettuata su Gardaland è stata estremamente rigida e rigorosa ed ha richiesto la convalida di ogni documento per ogni singolo passaggio della filiera relativa alla gestione dei rifiuti. L’analisi effettuata, nel corso dell’intero anno 2022, ha coinvolto tutto il Resort e sono stati presi in considerazione, quindi, tutte le tipologie di rifiuti derivanti dalla ristorazione, dai negozi, dagli uffici e dalle officine; non solo scarti alimentari, quindi, ma anche ad esempio indumenti, scarti dei negozi come giocattoli rotti, pile, carta e cartone fino agli oli idraulici, vernici di manutenzione del Parco, per citarne alcuni.
Gardaland inoltre ha scelto di gestire attraverso un particolare processo anche il rifiuto indifferenziato destinandolo ad impianti di selezione e cernita spingendo al massimo il recupero dello scarto azzerando quasi completamente il materiale destinato alle discariche.
“Questo prestigioso riconoscimento è stato ottenuto grazie alla collaborazione dell’intera Azienda – afferma Sabrina de Carvalho CEO Gardaland – che ha messo in atto una serie di operazioni che hanno permesso ad ogni singolo dipendente e collaboratore del Parco di contribuire attivamente alla valorizzazione e riciclaggio dei rifiuti. Questa attività di economia circolare ci ha permesso di estendere gli orizzonti e aprire nuove collaborazioni conseguendo non solo obiettivi ambientali ma anche sociali.”
In uno dei tanti progetti di recupero, Gardaland ha anche coinvolto una Cooperativa Sociale – impegnata in attività di inclusione lavorativa di soggetti fragili – con la quale ha sviluppato un progetto volto al riutilizzo delle divise dismesse del Parco. Un’attività sociale che ha permesso che le divise, così come gli scarti dei negozi, fossero selezionate e riutilizzate inserendole nel circuito del commercio equo solidale. In questo modo un potenziale scarto è stato intercettato prima che diventasse rifiuto e inserito in un processo di economia circolare.