Il segreto della longevità e della buona vita? Avere un gatto per amico. Ne sono convinti gli 1,8 milioni di anziani che vivono in Italia con un piccolo felino. Secondo una ricerca condotta dal centro studi Senior Italia FederAnziani, infatti, 9 italiani su 10 tra gli over 65 che vivono con un pet ritengono che il loro amico a 4 zampe abbia un impatto positivo sulla propria salute e sul proprio umore e aumenti la serenità.
E a confermare questa sensazione sono diversi studi in letteratura secondo cui la sola presenza di un gatto contribuisce alla riduzione dell’ipertensione e rappresenta un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione. Insomma un vero e proprio toccasana per il cuore e per la felicità di chi gli sta vicino.
Certo, possedere un gatto costa, e i ‘nonni’ italiani vi investono una parte non trascurabile della pensione, con una spesa annua pari a 596.949.087 euro, ma la spesa per il mantenimento di quello che 7 anziani su 10 considerano un membro della famiglia a tutti gli effetti, è anche da considerarsi come un investimento in qualità della vita. Il tempo trascorso insieme al gatto infatti è considerevole: più della metà degli intervistati dichiara di trascorrervi in media 4 ore al giorno, la maggior parte delle quali dedicate alle coccole e alla sua alimentazione ma anche al gioco. Gioca infatti ogni giorno con il proprio gatto il 71,4% degli interpellati. Un’attività che ha sicuramente un impatto benefico sulla salute degli anziani.