GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Il 10 settembre 2013 veniva a mancare a 83 anni uno degli imprenditori mantovani più capaci e illuminati, Steno Marcegaglia, fondatore e presidente dell’omonimo Gruppo siderurgico.
Oggi la sua famiglia e tutta la sua Gazoldo lo hanno voluto ricordare. A mezzogiorno in punto le sirene di tutti gli stabilimenti nel mondo dell’azienda hanno suonato all’unisono e Gazoldo si è unita all’iniziativa facendo suonare per circa un minuto le sirene di fine turno e le sirene dei carroponti.
Nel pomeriggio è stata celebrata una messa nella chiesa del paese al termine della quale si è tenuto un momento pubblico in cui Antonio ed Emma Marcegaglia hanno ricordato il loro papà insieme al sindaco di Gazoldo Nicola Leoni, nella piazza intitolata allo stesso cavalier Marcegaglia, sede del Comune. Qui è stato anche proiettato un video in cui il cavaliere racconta i momenti più importanti della sua vita.
Tanta la gente che ha voluto esserci per rendere omaggio a quell’imprenditore dalla profonda umanità – come più volte è stato sottolineato – che tanto ha fatto per la sua Gazoldo e per la sua gente.
Il primo cittadino, che ne ha tessuto le lodi, ha evidenziato tra l’altro come proprio grazie a Steno il paese e quelli limitrofi abbiano potuto crescere. Leoni ha ricordato anche l’impegno civico del cavalier Marcegaglia che forse non tutti conoscono: fu infatti sindaco di Gazoldo degli Ippoliti dal 1965 al 1975.
I figli Antonio ed Emma hanno ricordato la sua figura, “di cui si sente ancora forte la presenza in azienda, con la sua dedizione al lavoro, il suo impegno e la sua costanza”.
“Un importante patrimonio valoriale è quello che ci ha lasciato e che sentiamo come eredità” ha detto Antonio.
Molto toccanti gli interventi di due collaboratori storici della Marcegaglia, Ennio Pinotti e Mario Leoni, entrambi con oltre quarant’anni di lavoro in azienda e legati a Steno da uno stretto rapporto di amicizia. Anche loro ne hanno tratteggiato i tratti di grande imprenditore, che gli hanno consentito di creare un impero dell’acciaio, ma hanno voluto rimarcare il suo lato umano, con la sua generosità e la sua capacità di essere sempre vicino a chi ne aveva bisogno.