MANTOVA – “Arte e desiderio”, un connubio quello proposto dalla grande mostra di Giulio Romano a Palazzo Te forse mai prima realizzato sino ad oggi, non per quel periodo almeno del cinquecento in cui operò il maestro manierista.
Concentrandosi sulla sua produzione l’esposizione evidenzia infatti la capillare diffusione di un vasto repertorio di immagini erotiche nella cultura artistica dell’epoca.
Le opere esposte, in prestito da musei nazionali e internazionali, sottolineano il carattere giocoso, inventivo e, a tratti, sovversivo di queste invenzioni artistiche e dimostrano la flessibilità del soggetto erotico, utilizzato in opere che spaziano dai disegni ai dipinti, dalle sculture alle incisioni, dalle maioliche agli arazzi.
Intervista al Consigliere comunale delegato alla Cultura Giovanni Pasetti
La mostra su Giulio Romano al Te arriva a 30 anni dall’esposizione del 1989 dedicata all’artista che coincise con la nascita del Centro Internazionale di Palazzo Te. Questa è la prima grande mostra invece della Fondazione di Palazzo Te. Un nuovo inizio per la Fondazione stessa ma per tutta la realtà della villa giuliesca
Enrico Voceri, Presidente Fondazione di Palazzo Te
Stefano Baia Curioni, Direttore Fondazione di Palazzo Te
Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova