GONZAGA – Nei giorni scorsi, il padiglione 0 della Fiera Millenaria ha fatto da cornice a un incontro di profonda riflessione e testimonianza sul tema: “I diritti delle donne, quando la violenza supera la ragione”. L’evento, che ha visto una partecipazione sentita e numerosa, ha offerto uno spazio di ascolto e confronto su una tematica purtroppo ancora attuale e urgente: la violenza di genere.
A prendere la parola sono state tre figure femminili di spicco, ciascuna portatrice di una prospettiva unica e preziosa. Barbara Bortolotti, presidente dell’associazione “Libera di Vivere”, ha condiviso con il pubblico la sua drammatica esperienza di sopravvissuta a un tentato femminicidio. La sua testimonianza, cruda e toccante, ha scosso profondamente gli animi dei presenti. Bortolotti ha raccontato con coraggio e determinazione l’aggressione subita per mano di un collega di lavoro, le cui parole “Non ti posso avere! È meglio che ti uccida” risuonano come un macabro monito. Ha descritto le terribili conseguenze fisiche dell’attacco: le ferite, gli interventi chirurgici, le lunghe e dolorose medicazioni, la terapia riabilitativa. Ma, come ha sottolineato, il dolore più inaccettabile è stato quello causato dalla giustizia, quando il suo aggressore ha ricevuto una pena di soli quattro anni di reclusione, beneficiando di attenuanti generiche e del rito abbreviato, per poi ottenere anche l’indulto. La sua storia ha sollevato interrogativi inquietanti: “È questa la giustizia? È una colpa essere donna? È una colpa non aver capito i sentimenti del suo aggressore?”.
Accanto alla voce di chi ha subito la violenza, si sono levate quelle di due esperte che hanno offerto strumenti di analisi e comprensione del fenomeno. La dottoressa Lory Semeraro, psicoterapeuta, ha approfondito le dinamiche psicologiche che sottendono la violenza di genere, analizzando i profili degli aggressori e le conseguenze devastanti sulle vittime. Raffaella Corniani, presidente dell’associazione F.L.Y. Project Odv, ha illustrato l’impegno dell’associazione nel fornire supporto e assistenza alle donne vittime di violenza, evidenziando l’importanza di una rete di solidarietà e di servizi dedicati.
L’incontro di Gonzaga ha rappresentato un momento di forte impatto emotivo e di grande valore sociale. Ha dato voce a chi troppo spesso non viene ascoltato, ha squarciato il velo di omertà che ancora avvolge la violenza di genere e ha offerto spunti di riflessione cruciali sul ruolo della giustizia, sulla necessità di un cambiamento culturale profondo e sull’importanza del sostegno alle donne che intraprendono il difficile percorso di uscita dalla violenza. L’Amministrazione Comunale ha espresso il proprio ringraziamento alle associazioni che hanno promosso e realizzato l’evento, sottolineando l’importanza di iniziative di questo tipo per sensibilizzare la comunità e promuovere una cultura del rispetto e della parità.