Granaio Italia, conto alla rovescia per la registrazione al sistema di tracciabilità cerealicola

MANTOVA – Scade il 20 ottobre il termine per la prima registrazione obbligatoria al sistema telematico “Granaio Italia”, attivo dal 1° luglio, introdotto per garantire maggiore trasparenza e tracciabilità lungo l’intera filiera dei prodotti cerealicoli.

A darne notizia è Confai Mantova, che stima in circa un centinaio gli stoccatori ed essiccatori della provincia chiamati a seguire la procedura di “censimento” prevista dalla normativa. L’obbligo riguarda le imprese che acquistano o cedono cereali a qualsiasi titolo, inclusi gli operatori che raccolgono il prodotto dai propri campi e lo immagazzinano nei propri impianti.

“L’intento del monitoraggio nazionale degli stock cerealicoli è sicuramente utile – commenta Marco Speziali, presidente di Confai Mantova – ma si è finito per appesantire di burocrazia solo alcuni operatori, tralasciando realtà agricole e zootecniche che hanno comunque un peso significativo nella gestione dei magazzini”.

L’adempimento si traduce in oneri in termini di tempo e costi per le imprese coinvolte. Secondo quanto previsto dal decreto del Ministero dell’Agricoltura, gli operatori devono comunicare ogni trimestre, in forma cumulativa e aggregata, i volumi totali di acquisti e vendite di dieci categorie di cereali: frumento duro, frumento tenero e segalato, granturco (mais), orzo, farro, segale, sorgo, avena, miglio e scagliola.

L’obbligo scatta se le movimentazioni annue superano determinate soglie: 30 tonnellate per frumento duro, avena, farro, segale, miglio, frumento segalato e scagliola; 40 tonnellate per frumento tenero e orzo; 60 tonnellate per il sorgo; 80 tonnellate per il mais.

Per ogni trimestre (con chiusura al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre), vanno registrate entro il ventesimo giorno del mese successivo le quantità movimentate, espresse in tonnellate (con due decimali) e distinte per origine: nazionale, unionale o da Paesi terzi.

In occasione del primo accesso, le imprese dovranno inserire le giacenze iniziali presenti in azienda, condizione necessaria per poter registrare successivamente le movimentazioni in uscita.

Sono invece esclusi dall’obbligo di registrazione le aziende che svolgono in via prevalente attività di allevamento, quelle che producono mangimi, gli operatori che utilizzano il prodotto per uso aziendale, anche zootecnico, nonché le movimentazioni legate alla trasformazione dei cereali e ai cereali trasformati. Ulteriori esenzioni riguardano i cereali destinati alla semina o al reimpiego e quelli trasferiti in strutture private o associative all’atto della trebbiatura.