Hub di Viadana forse pronto a partire “ma con settimane di ritardo”. Forattini chiede più pianificazione ad Asst

VIADANA – “Con settimane di ritardo e tanti annunci seguiti dal vuoto pare che, finalmente, l’hub di Viadana stia per partire. Una vicenda gestita con grande confusione che mi fa riflettere sul fatto che, forse la Lega mantovana conti poco in Regione, visto che alle promesse fatte dalla consigliera leghista mantovana non sono seguiti, con tempestività, i fatti come invece accade in altre province”, queste le parole della consigliera regionale del PD Antonella Forattini, a seguito delle voci che l’hub di Viadana sarebbe attualmente in fase di allestimento, con un ritardo sull’apertura prevista di quasi un mese.

“D’altro canto – prosegue Forattini – il principio dell’approssimazione (che a volte sembra proprio un muoversi a caso) sembra permeare un po’ tutta la gestione della campagna vaccinale in Lombardia che, dopo la prima vergognosa fase, ha fatto sicuramente grandi passi avanti, anche e per merito della supervisione da parte della struttura commissariale centrale, come ha detto ieri anche il generale Figliuolo. Il miracolo, però, non c’è stato come invece cercano di farci credere Fontana e Moratti diffondendo numeri sulle vaccinazioni calcolati in modo a dir poco creativo. Parlano di un ‘70% della popolazione lombarda immunizzata’, ma basta un minimo di algebra per vedere che i cittadini che hanno ricevuto la prima dose sono il 50,4% e quelli che hanno effettuato anche il richiamo solo il 23,3%. Il 70% di cui parlano Moratti e Fontana, quindi, come è stato calcolato?”.

Critiche anche per la situazione mantovana dove, continua Forattini, “Noto, poi, con amarezza che Mantova è sempre indiscutibilmente agli ultimi posti con un 22% di popolazione vaccinata con la doppia dose (sotto la media regionale) contro il quasi 28% di Cremona. Speriamo ci sia un po’ meno propaganda e un po’ più pianificazione almeno nella preparazione della prossima fase della campagna vaccinale, dopo l’estate. Figliuolo ha già detto che la linea sarà meno grandi hub e più attività capillare sul territorio. La Lombardia e l’Asst di Mantova stanno ragionando in questo senso? Che fine faranno gli hub come si intende agire per garantire questa capillarità?”.

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