MANTOVA – Showroom Lubiam gremito ieri pomeriggio per “Drittofilo: fili di libertà“, l’evento organizzato nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata internazionale della donna, e promosso da Centro Aiuto alla Vita e Fondazione Banca Agricola Mantovana, con il patrocinio e il contributo del Comune di Mantova.
Si è trattato di un momento di confronto importante che ha offerto una prospettiva della moda e del costume in relazione all’evoluzione sociale, alla sostenibilità e alla parità di genere in campo lavorativo, attraverso le diverse realtà che hanno preso parte all’iniziativa. Ma un momento soprattutto durante il quale è stata presentata quella che può essere considerata un scommessa vinta e che non era affatto scontata: la prima mini-collezione realizzata dalle donne che sono state coinvolte nel progetto (clicca sulle singole foto per ingrandire le immagini)
“Drittofilo”: il laboratorio sartoriale con una decina di donne provenienti da diversi Paesi, appartenenti a categorie fragili o emarginate. Queste sono riuscite a realizzare capi di notevole fattura e qualità grazie alla guida di tre sarte esperte capitanate da Ivana Fontanesi la quale, dopo una vita passata in Lubiam, una volta in pensione, ha deciso di dedicarsi a questo importante progetto dal forte risvolto sociale, ma non solo.
Tanti plausi per la mini-collezione e per il progetto, ben illustrato dalla presidente del Centro Aiuto alla Vita di Mantova (Cav) Marzia Monelli affiancata dall’assessore alle pari opportunità del Comune di Mantova Chiara Sortino e dal questore di Mantova Giannina Roatta che ci ha tenuto molto a essere presente a questo evento, lei che con la sua brillante carriera può essere giustamente considerata un simbolo della conquista della parità di genere.
I capi della collezione “Drittofilo” hanno avuto talmente tanto successo “che sono andati a ruba – spiega Marzia Monelli – al punto che dovremo riassortirli. Ora saranno in vendita nello show room di Lubiam ma chi desidera un capo su misura può rivolgersi al laboratorio di San Giorgio”.
Si, perchè è proprio da un laboratorio sartoriale in disuso a San Giorgio, poi sistemato e completamente attrezzatto, che si è riusciti a realizzare questa collezione e con lei una start up ecosostenibile, con il sostegno di Fondazione Cariplo, che è diventata un vero modello di impresa sociale grazie all’impegno del Cav e ad un gruppo di giovani imprenditrici, volontarie per il Centro.
Prendendo spunto poi dal libro “Dress Therapy” della giornalista e scrittrice Ilaria Perfetti, che sta registrando un successo crescente, illustrato dall’artista Caterina Borghi, ed edito da Il Rio, durante l’evento si è ripercorsa la storia dell’emancipazione femminile, attraverso l’abito. “La stessa artista – spiega sempre Monelli – ha presentato un abito da lei creato che ora entrerà a far parte di una nuova collezione di Drittofilo”.
Una delle immagini del libro, raffigurante una giovane donna che figurativamente domina il mondo, è stata usata per realizzare la T-shirt distribuita, a offerta libera, ai partecipanti all’evento.
L’iniziativa è stata realizzata grazie anche al contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Marcegaglia, Caritas di Mantova e Lubiam, in collaborazione con Cooperativa Sociale Hortus, Associazione Libra Onlus e casa editrice Il Rio.