I cinque punti di Forza Italia per rilanciare la sanità pubblica mantovana

MANTOVA – La sanità è uno degli argomenti principali per la campagna elettorale per il rinnovo della guida di Regione Lombardia. La sola tutela della salute del resto assorbe, con 22,23 miliardi di euro, circa l’80% del bilancio della Regione.
“In questi ultimi due anni, a causa della pandemia, abbiamo registrato un indebolimento della sanità pubblica, a partire dalla medicina territoriale, e sono aumentati i tempi di attesa per prime visite e interventi chirurgici. Serve un cambio di passo e un restyling della riforma sanitaria che vada incontro alle reali esigenze epidemiologiche dei lombardi. In questa campagna elettorale abbiamo visto e sentito sbandierare ricette troppo semplicistiche e generiche per rilanciare la sanità locale: Forza Italia Mantova concentra invece la propria proposta su cinque grandi progetti”. A dirlo la mantovana Elisa Bertolazzi, candidata alle elezioni regionali per Forza Italia, enumerando una serie di interventi funzionali al rilancio della sanità pubblica nel teeritorio virgiliano.

  1. Riequilibrio del numero di posti letto tra le Asst di Mantova, Cremona e Crema: a oggi, l’azienda mantovana con i suoi 749 posti letto per degenza ordinaria e i 60 per Day Hospital risulta avere una disponibilità di accoglienza minore rispetto agli ospedali cremonesi. Serve un’azione politica forte sia in Regione sia all’interno dell’Agenzia di Tutela Salute della Sanità per far rispettare i parametri della normativa nazionale, che vedono un livello non superiore a 3,7 posti letto (p.l.) per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza postacuzie.
  2. Attivazione di un’unità di Medicina Geriatrica per acuti ogni 400.000/800.000 abitanti in tutte le Asst lombarde così come richiedono le sezioni regionali lombarde delle Società Scientifiche di Geriatria. Questo permetterebbe all’Asst di Mantova di far fronte all’elevata domanda del territorio, che vede la nostra provincia con l’indice di vecchiaia più elevato della regione. Non possiamo più permetterci di lasciare gli anziani ore o giorni su una barella nei corridoi dei Pronto Soccorso, in attesa di un posto letto che non c’è.
  3. Potenziare la neuropsichiatria infantile di Mantova al fine di gestire la domanda di aiuto di tante famiglie. A oggi sono centinaia i minori iscritti nelle scuole mantovane che, pur avendo delle difficoltà di apprendimento, non hanno le relative certificazioni necessarie per ottenere insegnati di sostegno. I neuropsichiatri vanno agevolati nella pratica sgravandoli da altre funzioni mediante il potenziamento dell’organico con nuovi logopedisti, psicologi ed educatori professionali.
  4. Valorizzazione dei reparti che si occupano delle alte specialità come cardiochirurgia, chirurgia vascolare, chirurgia toracica e neurochirurgia. Sono le prestazioni più complesse; permettono di gestire i pazienti con le patologie più severe e di attirare utenti da altre province.
  5. Rilanciare il presidio ospedaliero di Asola facendolo diventare un “Ospedale Rosa” con l’introduzione della Chirurgia ginecologica e della Procreazione Medica Assistita, al fine di renderlo più attrattivo, e il recupero del Punto Nascita.