MANTOVA – Un corso di primo soccorso per i volontari di Festivaletteratura e alcuni rappresentanti delle associazioni locali è quello che si è tenuto oggi pomeriggio nel chiostro del Museo Diocesano di Mantova. Una 30ina di partecipanti, che, sotto il colonnato che gira intorno al chiostro, suddivisi in diverse postazioni, dopo la parte teorica, hanno provato direttamente sui manichini come effettuare il massaggio cardiaco e come usare un defibrillatore ricevendo le nozioni sulle manovre salvavita fondamentali e accrescendo la cultura della sicurezza e del primo soccorso all’interno di un evento culturale di così grande portata.
Il corso di PAD (Public Access Defibrillation) si inserisce nel più ampio programma di BLSD (Basic Life Support & Defibrillation) messo in campo da Areu per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di intervenire prontamente e con lucidità, in momenti critici.
Già una consuetudine nelle scuole, per la prima volta un’iniziativa del genere è stata organizzata per i volontari del Festivaletteratura.
Gli istruttori che hanno tenuto il corso provenivano da diverse realtà del soccorso del territorio mantovano, unendo le forze per un obiettivo comune: la sicurezza dei cittadini e dei partecipanti al festivaletteratura. Hanno collaborato volontari e professionisti da:
AAT Mantova (AREU)
Croce Rossa Italiana (Comitati di Mantova e Suzzara)
Croce Verde Mantova
Croce Bianca Quistello
“Questa iniziativa sottolinea l’importanza di una collaborazione tra diverse realtà locali per promuovere la sicurezza e la formazione, dimostrando come anche un evento culturale possa diventare un veicolo per diffondere pratiche salvavita essenziali” – commentano gli organizzatori – “L’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) di Regione Lombardia riveste un ruolo cruciale nella gestione e nel coordinamento del sistema di soccorso sanitario, con un focus particolare sulla diffusione di una cultura del primo soccorso. In attuazione del DL 116/2021, opera per rendere la rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo del DAE un’abilità diffusa tra i cittadini, trasformando ognuno in un potenziale anello di una catena di sopravvivenza che salva vite”.