Como, il ds mantovano Ludi sul salto in A: “Solidità e investimenti mirati i segreti”

“La ricchezza degli Hartono, proprietari indonesiani del Como, si è manifestata soprattutto con la solidità, non tanto con investimenti incredibili nei primi anni. Negli ultimi vent’anni Como ha avuto tante vicissitudini negative. Prima la famiglia Hartono, in maniera molto visionaria, ha lavorato sulla comunità prima che sul lato tecnico. E poi, negli ultimi diciotto mesi, ha deciso di investire sulla squadra per ambire alla massima serie, categoria che difenderemo con tutte le nostre forze”. Così ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 il direttore sportivo del Como, il mantovano Carlalberto Ludi (nativo di Viadana), ha raccontato la genesi della risalita del Como in serie A.

Il cambio in panchina da Longo alla coppia Roberts-Fabregas: “È stato un momento delicato da gestire, soprattutto con i giocatori. Moreno Longo ha lavorato molto bene, ci ha preso più di un anno fa quando eravamo nei bassifondi della Serie B, ci ha dato solidità e identità. Poi la proprietà ha voluto fare questo cambio a novembre, perché comunque la mentalità di Fabregas era più in linea con il loro modello di calcio. Alla fine abbiamo avuto ragione. La promozione è una soddisfazione da condividere con tutti, a partire Moreno Longo e da chi è con me da cinque anni, dando i meriti a una squadra che ha performato anche oltre le aspettative”.

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