Il paradosso degli autisti: lo stipendio è buono, Apam non ne trova

Sui bus con mascherine, distanziati e attenti a non salire quando la capienza è raggiunta. Così da lunedì si viaggerà sui mezzi dell'Apam

MANTOVA – In un periodo storico in cui ci sono crescenti difficoltà nel reperire personale nel settore del trasporto pubblico, Apam ha avviato quattro nuovi progetti Academy nella mirati a formare e inserire nuovi autisti in azienda. L’iniziativa si propone di rispondere alla grave carenza di personale che sta influenzando il servizio di trasporto pubblico locale: a Mantova sono 25 i posti di autista attualmente vacanti.

I corsi, si legge in una nota firmata dall’azienda, offrono una formazione completa che include l’ottenimento delle abilitazioni necessarie per la guida degli autobus, oltre a sessioni teoriche e pratiche specifiche per il ruolo dell’autista. I partecipanti, oltre a 140 ore di formazione in CQC persone e 30 ore per la patente D, affronteranno temi come la sicurezza dei passeggeri, la gestione del traffico e la conoscenza dei titoli di viaggio. I residenti a Mantova avranno anche l’opportunità di lavorare come “verificatori di titoli di viaggio” durante il periodo di formazione, con un contratto di somministrazione. Al termine del percorso i candidati saranno inseriti direttamente in azienda come autisti.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, in cui il settore del trasporto pubblico italiano ed europeo sta affrontando una crescente carenza di autisti. Secondo i dati dell’IRU, attualmente mancano 105mila autisti in Europa, un numero che corrisponde al 10% della forza lavoro totale del settore. Nel 2023, la carenza è aumentata del 54%, con gravi ripercussioni sulla qualità del servizio.
Un altro fattore preoccupante è l’età media elevata dei conducenti, che nei prossimi anni porterà a un’uscita massiccia dal mercato del lavoro. Questo potrebbe limitare il diritto alla mobilità, soprattutto nelle aree in cui l’autobus è l’unica opzione di trasporto collettivo disponibile. In Italia, la difficoltà di attrarre giovani verso questa professione è legata a una combinazione di fattori, tra cui condizioni di lavoro percepite come poco attrattive e la gestione complessa delle responsabilità quotidiane, come la sicurezza, il traffico e la flessibilità degli orari.

Le retribuzioni, che in Italia variano tra 1.500 e 2.500 euro netti al mese, sono considerate insufficienti da molti professionisti rispetto alle difficoltà del mestiere. Tuttavia, il recente rinnovo del contratto di settore, con un aumento salariale di 240 euro lordi, mira a migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori. Inoltre, l’introduzione di nuove normative nel Codice della Strada che abbassano l’età minima per ottenere la patente di guida per autobus potrebbe ampliare il bacino di candidati. Questi cambiamenti, uniti agli sforzi di realtà locali come Apam, sono essenziali per affrontare la carenza di autisti e garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente.