SUZZARA – Il 52° Premio Suzzara torna alla sua tradizione, celebrando arte, memoria e convivialità. La manifestazione, che si svolge il 21 settembre, riprende lo spirito delle origini. Questa mattina, al Centro Piazzalunga, si è svolta la conferenza stampa di presentazione alla presenza del sindaco Alessandro Guastalli, dell’assessore alla cultura Stefano Rosselli e della conservatrice del Museo Erika Vecchietti.
Il programma della giornata
Alle 11 al Museo Galleria del Premio, si inaugura la mostra collettiva con le opere di oltre cento artisti e vengono annunciati i vincitori del 52° Premio e del Premio della Giuria popolare. Verranno anche intitolate sei sale a personaggi storici legati al Premio, come Dino Villani e Cesare Zavattini.
Alle 13, il pranzo si terrà presso la Scuola Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” per ricreare l’atmosfera del passato attraverso i famosi “piatti del ricordo” dell’Albergo Ristorante Cavallino Bianco, il luogo in cui il Premio ebbe origine nel lontano 1948 (prenotazioni: galleriapremio@comune.suzzara.mn.it).
Il tema: “Inferno riflesso. La guerra nello specchio dell’arte”
Il titolo del concorso si concentra sul tema della guerra, vista come osservatorio critico sul presente. Il tema è ispirato dall’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e invita gli artisti a riflettere sulla guerra in ogni sua forma: dal conflitto armato alle “guerre” quotidiane contro povertà e discriminazione, fino ai conflitti interiori.
I partecipanti
- Sono stati selezionati 120 artisti da diverse parti del mondo (Italia, Europa, Medio Oriente, America e Asia), che hanno affrontato il tema con una grande varietà di linguaggi espressivi, dalla pittura alla fotografia, fino all’uso di oggetti di recupero e video.
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Tra i partecipanti figurano artisti affermati accanto a giovani emergenti, in una composizione che riflette la volontà di dare voce a diverse generazioni: dalla memoria viva dei più maturi alla coscienza inquieta dei giovani e giovanissimi, che si affacciano oggi a un mondo segnato da conflitti vicini e lontani.
Molti lavori, come ci si aspetta in questo momento storico, prendono spunto dalle tragiche attualità che occupano il nostro tempo: la guerra in Ucraina, la violenza incessante nella Striscia di Gaza e in Palestina, i conflitti dimenticati in Africa, le tensioni politiche e le crisi umanitarie che attraversano il Mediterraneo.
Altre opere, invece, interrogano la guerra in forma più astratta, indagandone la presenza nei rapporti umani, nei traumi familiari, nella propaganda, nella solitudine dell’esilio. Altre ancora affrontano il tema attraverso il filtro del mito e della fantasia – che spesso muta in visione allucinata –, rivelando un desiderio profondo di indagine del conflitto sul piano ancora più universale dell’inconscio collettivo.
Mostre “fuori concorso”
L’edizione 2025 include anche tre omaggi a figure artistiche di rilievo:
- Bruno Canova: omaggio al maestro in occasione del centenario della sua nascita.
- Carlo Dusi: selezione di opere dell’esponente del gruppo “Corrente”.
- Domenico “Memo” Fornasari: retrospettiva sull’artista mantovano.
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“Il costo del pane. Arte e impegno al Premio Suzzara 1958-1968”, la nuova sezione della permanente a cura di Adrian Botan. Tra la fine degli anni Cinquanta e la soglia del Sessantotto, il Premio Suzzara attraversa una fase di straordinaria densità culturale, riflettendo i cambiamenti profondi che attraversavano l’Italia: l’avvento del consumismo, la crescita della coscienza di classe, le tensioni tra progresso e alienazione.