Il sindaco risponde a “Viadana Democratica” sulla vicenda di “Palazzo Fabi”

VIADANA –  Il sindaco Nicola Cavatorta ripercorre gli eventi legati a “Palazzo Fabi” (Bosoni) a Viadana, un immobile la cui precarietà statica ha innescato una lunga controversia tra la proprietà e l’amministrazione comunale, con l’intervento anche della Soprintendenza. Sull’argomento era stata presentata un’interrogazione del consigliere comunale Dimitri Bellini di “Viadana Democratica”.

Punti chiave della vicenda:

  • Giugno 2024: A seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco che rileva la precarietà del palazzo, viene emessa un’ordinanza per opere provvisionali di mantenimento statico.
  • Reazione della Proprietà: La proprietà risponde presentando una Scia per la demolizione integrale, sostenendo l’impossibilità di consolidamento.
  • Opposizione del Comune e della Soprintendenza: Il Comune intima di non demolire, evidenziando che l’immobile è tutelato dal PGT e può essere soggetto solo a restauro conservativo. Un tecnico esterno incaricato dal Comune conferma la possibilità di messa in sicurezza e recupero. La Soprintendenza esprime parere negativo sulla demolizione.
  • Demolizioni abusive: Nonostante le indicazioni del Comune e della Soprintendenza, la proprietà procede con estese demolizioni, non limitandosi alle porzioni irrecuperabili. Ciò porta a un’ordinanza di divieto di prosecuzione delle demolizioni.
  • Avvio Vincolo Culturale: La Soprintendenza avvia il procedimento per dichiarare l’immobile di interesse culturale particolarmente importante.
  • Ricorsi al TAR e Consiglio di Stato: La proprietà ricorre al TAR e successivamente al Consiglio di Stato contro le ordinanze comunali e l’avvio del vincolo culturale, sostenendo l’illegittimità dei provvedimenti data la precarietà dell’immobile e puntando alla demolizione integrale.
  • Rigetto dei Ricorsi: Sia il TAR che il Consiglio di Stato rigettano le richieste della proprietà, ritenendo prevalenti gli interessi pubblici di salvaguardia dell’incolumità e della conservazione del palazzo, riconoscendone il peculiare valore storico-artistico.
  • Apposizione del Vincolo: La Commissione regionale della Lombardia appone il vincolo di interesse storico-artistico su “Palazzo Bosoni”.
  • Nuovo Ricorso della Proprietà: La proprietà impugna anche questo decreto, ribadendo le ragioni legate al degrado dell’immobile.
  • Situazione Attuale: L’udienza per la discussione della domanda di sospensiva era fissata per ieri 25 giugno.

In sostanza, la cronistoria evidenzia un conflitto protratto tra la volontà della proprietà di demolire l’immobile e l’intenzione delle autorità comunali e della Soprintendenza di preservarne il valore storico-architettonico, culminato in una serie di azioni legali e provvedimenti amministrativi volti alla tutela del bene.