MANTOVA – Si stima che in Italia circa una persona su 250 soffra di ipercolesterolemia familiare, con oltre 1.500 persone a rischio nella provincia di Mantova. Altri pazienti, pur non mostrando livelli estremamente elevati di colesterolo, possono avere un rischio cardiovascolare aumentato a causa di fattori lipidici come alti livelli di lipoproteina.
Dal luglio del 2023 è attivo a Mantova un ambulatorio dedicato alla diagnosi e al trattamento delle dislipidemie, all’interno della struttura complessa di Medicina Generale dell’Asst di Mantova, diretta dal dottor Mauro Pagani. Questo centro, che si distingue per l’elevato livello di specializzazione, è stato recentemente incluso nella rete LIPIGEN (Lipid TransPort Disorders Italian Genetic Network), un circuito che raccoglie solo 60 centri in tutta Italia riconosciuti dalla SISA (Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi) come punti di riferimento nell’ambito delle dislipidemie e delle patologie cardiovascolari.
I centri LIPIGEN, presenti su tutto il territorio nazionale, sono luoghi privilegiati per effettuare diagnosi genetiche, accedere a terapie innovative e partecipare a progetti di ricerca clinica. A partire da gennaio 2025, l’ambulatorio di Mantova ha esteso i suoi servizi anche a Borgo Mantovano, creando una succursale periferica all’ospedale locale. Questo permette di garantire un’assistenza capillare anche nelle zone più periferiche, con il dottor Andrea D’Amuri come responsabile del centro principale e la collaborazione del dottor Alessandro Scopa per entrambe le sedi.
Il Centro Dislipidemie di Mantova: un riferimento per la Lombardia Orientale
Il Centro Dislipidemie di Mantova rappresenta l’unico centro LIPIGEN nella Lombardia orientale, un punto di riferimento fondamentale per le province di Mantova, Cremona e Brescia. Il suo approccio si fonda su un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale che garantisce una presa in carico multidisciplinare dei pazienti. Grazie alla collaborazione tra cardiologi, diabetologi e altri specialisti, il centro affronta in modo integrato le problematiche legate alle dislipidemie, migliorando così gli esiti clinici e la qualità della vita dei pazienti. Inoltre, il centro fornisce supporto ai medici di medicina generale, offrendo consulenze specialistiche per pazienti ad alto rischio cardiovascolare e con complessità cliniche particolari.
Formazione e ricerca: un impegno attivo nel settore
Oltre alla gestione clinica, l’Ambulatorio Dislipidemie di Mantova si impegna attivamente anche nella formazione e nella ricerca. Il centro organizza corsi di aggiornamento per i medici di medicina generale, con l’obiettivo di ampliare le conoscenze sulle dislipidemie e sulla prevenzione cardiovascolare. Negli ultimi due anni, ha anche promosso con successo il congresso “Dislipidemia in pillole”, che ha visto la partecipazione di esperti provenienti da tutta Italia. Inoltre, il centro è coinvolto in progetti di ricerca scientifica in collaborazione con università italiane, con numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali e presentazioni nei principali convegni italiani ed europei, come quelli della SISA e della EAS.
Le dislipidemie: un problema complesso, non solo alimentare
Le dislipidemie, e in particolare l’ipercolesterolemia, sono un fattore di rischio fondamentale per malattie cardiovascolari gravi come infarto, ictus e patologie delle arterie periferiche. Sebbene la dieta giochi un ruolo nella gestione dei livelli di colesterolo, è importante sottolineare che circa l’80% del colesterolo circolante è prodotto dal fegato, mentre solo il 20% dipende dall’alimentazione. Alcuni individui, infatti, presentano una predisposizione genetica alla produzione eccessiva di colesterolo, come nel caso dell’ipercolesterolemia familiare, che può comportare livelli di colesterolo LDL superiori a 190 mg/dl. Chi è affetto da questa condizione corre un rischio significativamente maggiore di infarto o ictus, spesso senza esserne consapevole.
Una gestione personalizzata per ogni paziente
La gestione delle dislipidemie non è standardizzata: i livelli di colesterolo LDL da raggiungere dipendono dal rischio cardiovascolare individuale. In un giovane senza altri fattori di rischio, ad esempio, un livello di LDL pari a 140 mg/dl potrebbe essere accettabile, mentre per pazienti con diabete, ipercolesterolemia familiare o altri fattori di rischio, l’obiettivo è spesso un LDL inferiore a 70 mg/dl. Nei pazienti che hanno già avuto un infarto o un ictus, il trattamento deve mirare a mantenere l’LDL sotto i 55 mg/dl per ridurre il rischio di recidive. Questi obiettivi di trattamento richiedono diagnosi precoci e interventi personalizzati, supportati da un approccio multidisciplinare che includa la consulenza di cardiologi, diabetologi e altri specialisti. Solo con un trattamento mirato e tempestivo si può prevenire il rischio di gravi eventi cardiovascolari, migliorando la qualità della vita dei pazienti e riducendo l’incidenza di malattie potenzialmente letali.