ASOLA – Gli studenti dell’Istituto Falcone di Asola dovranno aspettare verosimilmente domani per sapere se la dirigente scolastica, Caterina Mirasolo, darà loro il via libera per tornare a trascorrere la ricreazione fuori dalle aule scolastiche. E’ quanto emerso stamani durante l’incontro tra la preside e gli studenti Riccardo Molinari e Theodora Timus Genes, rappresentanti di istituto.
L’incontro era stato promesso ieri dalla preside dopo lo sciopero a cui ha preso parte la grande maggioranza degli studenti, indetto – così come si legge in un documento degli stessi rappresentanti di istituto – per protestare “contro le limitazioni dei diritti studenteschi, la mancanza di dialogo con la dirigenza, le nuove disposizioni sull’accesso alle prove scritte e l’imposizione di nuove regole sulla ricreazione senza un confronto democratico”
La preside, si legge sullo stesso documento, si è riservata “la giornata odierna” per decidere lo stop dell’obbligo per i ragazzi di trascorrere la ricreazione in classe, misura di cui gli studenti “ribadiscono l’illegittimità”.
Durante l’incontro gli studenti hanno ottenuto però alcuni risultati successivamente approvati dall’assemblea studentesca: in particolare il permesso di indossare un abbigliamento più adeguato alle elevate temperature presenti nelle aule (30°C), data la limitata possibilità di aerazione. Nello specifico, è stato consentito l’uso di pantaloni oltre il ginocchio, con il divieto di indossare indumenti scollati, smanicati o che lascino l’addome scoperto. Infine, è stato discusso e concordato che eventuali richiami a docenti, studenti e personale Ata avverranno secondo le modalità previste dal regolamento scolastico, al fine di evitare provvedimenti sommari e pubblici, con l’invito da parte della Dirigenza ai docenti eventualmente coinvolti a rivolgersi direttamente a lei.
“Con la certezza che le risoluzioni proposte possano riportare l’effettivo clima di serenità, certi di una collaborazione da parte degli studenti, i rappresentanti di istituo invitano la fine di qualsiasi presidio fuori dalla sede scolastica, considerando tra l’altro raggiunti gli obiettivi dello stesso” si legge sempre nel documento
Rimane invece irrisolta la questione relativa alla richiesta degli studenti di avviare un’indagine interna per verificare le segnalazioni di atti vandalici nei bagni. Mirasolo ha respinto tale richiesta, considerandola lesiva della propria autorità. I ragazzi attraverso i propri rappresentanti di classe ribadiscono che le porte non sarebbero state vandalizzate e respingono le accuse, sospettando che queste non siano state montate correttamente e che il conseguente malfunzionamento sia stato ingiustamente attribuito agli studenti.
Alcune foto delle porte dei bagni dell’Istituto
Sindacati in allarme: “Clima scolastico a rischio”
Anche i sindacati esprimono preoccupazione per il clima scolastico venutosi a creare nela scuola solana, evidenziando problemi relazionali con la dirigente Scolastica, Caterina Mirasolo. Le criticità, segnalate da docenti e personale Ata riguarderebbero alcune circolari ritenute “piuttosto rigide“. La situazione sarebbe precipitata a partire dallo scorso Natale, in seguito al pensionamento del precedente dirigente e al susseguirsi di varie figure dirigenziali che hanno preceduto l’attuale nomina. “C’è un problema di dialogo e relazioni,” affermano Paolo Campione (Cgil Flc), Roberta Marzano (Snals) e Michela Russo (Cisl Asse del Po), “che hanno sovvertito regole e consuetudini consolidate negli anni e che sono sempre state un vanto per l’istituto. Noi riteniamo si debbano dare risposte educative. Gli studenti hanno scioperato perché la situazione, anche per loro, si stava complicando.”
I sindacati non escludono la possibilità di richiedere un incontro con la dirigente scolastica per aprire un dialogo e un confronto sulla gestione quotidiana della scuola. Il timore è che il perdurare di questa situazione possa spingere docenti e personale Ata a chiedere il trasferimento in altri istituti.