Iveco, Consiglio aperto tra sedie vuote: lavoratori e rappresentanti del centro destra assenti

SUZZARA – “Assenza dei rappresentanti istituzionali nazionali e regionali governativi, assenza dei lavoratori, assenza di imprenditori dell’indotto”. È con queste parole che molti interventi hanno stigmatizzato la mancata partecipazione dei rappresentanti del centro destra in Regione e al Parlamento al Consiglio comunale aperto che si è svolto questa mattina nella sala consiliare di Suzzara, dedicato al futuro di Iveco e alle ricadute sul territorio.

Dopo l’introduzione della presidente del Consiglio Raffaella Zaldini, che ha ricordato le radici industriali della città – dalla Casali all’Om fino all’Iveco – e l’intervento del sindaco Alessandro Guastalli, che ha esortato a non avere paura del futuro e a fare ciascuno la propria parte per salvaguardare occupazione e indotto, il dibattito si è acceso con le voci dei parlamentari presenti. La deputata Antonella Forattini (Pd) ha sottolineato che “Tata Motors deve assumersi la responsabilità verso il territorio. Non vogliamo rassicurazioni ma certezze per tutte le istituzioni coinvolte. La collega Valentina Barzotti (M5S) ha ricordato le iniziative del suo movimento sull’operazione Iveco-Tata Motors, definendola potenzialmente un’opportunità ma denunciando l’assenza di una visione di politica industriale da parte del governo, troppo concentrato sugli armamenti.
Per Elena Bonetti (Azione), la situazione è grave e rischia di portare allo spopolamento e all’impoverimento del territorio: “Non solo perdita di posti di lavoro per Iveco ma azzeramento di tutto l’indotto. Sconcertante l’assenza dei rappresentanti della maggioranza di Governo”.

Il consigliere regionale dem Marco Carra ha evidenziato la mancanza in aula di imprenditori e lavoratori, invocando una “reazione di popolo e non solo istituzionale”. Alberto Borsari, presidente del Consorzio Oltrepò Mantovano, ha ricordato “che Iveco non riguarda solo Suzzara ma anche altri territori, segnati da deficit infrastrutturali e di comunicazioni, e ha annunciato progetti da 14 milioni di euro finanziati dalla Regione per sostenere imprenditori e lavoratori”. Il segretario provinciale della Fiom Cgil, Marco Massari, ha attaccato il Governo accusandolo di non impedire la “svendita” del patrimonio industriale italiano e ha chiesto di vincolare Tata Motors a investimenti concreti, soprattutto nello sviluppo dell’elettrico per il Daily, modello di punta della produzione Iveco.

Il segretario Aqcf dirigenti Iveco Mario Zanelli ha stigmatizzato anche l’assenza delle forze politiche comunali di centrodestra, mentre Onorio Rosati (Avs) ha ricordato l’audizione prevista in Regione il 4 dicembre e la mozione presentata il 30 ottobre scorso, ancora non inserita all’ordine del giorno. Dal Consiglio comunale sono arrivate anche voci dirette dei lavoratori. L’operaio Iveco e consigliere Salvatore Sorrentino ha espresso amarezza per le sedie vuote davanti a sé: “Ho basato la mia vita su questa azienda e mi fa male vedere l’assenza dei lavoratori e di alcune rappresentanze sindacali”. Anche il collega Fabrizio Allegretti ha manifestato scetticismo, sostenendo che “a Tata Motors interessi soprattutto la rete di vendita e assistenza di Iveco”.
A chiudere il dibattito, gli interventi di rappresentanti locali come Michele Carrillo (capogruppo Go Suzzara Guastalli), Luca Fanetti (segretario circolo comunale Pd), Paolo Lomellini (capogruppo Pd), Atif Nazir (gruppo misto), Nicoletta Ferrari (capogruppo Consenso Civico) e Nicola Carra (capogruppo Ci SiAmo Suzzara) e dell’assessore alle politiche attive del lavoro Andrea Cantoni. Tra il pubblico, in tribuna, era presente Luciano di Pardo segretario provinciale della Uilm Uil di Mantova e Cremona