La Carpaneta sarà centro di eccellenza e innovazione nel settore lattiero-caseario

MANTOVA – Un progetto nuovo da un’idea vecchia. Si potrebbe definire così l’iniziativa  dell’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi dedicata all’azienda agricola Carpaneta. Argomento che è stato al centro degli incontri di Beduschi insieme all’assessore Alessandro Fermi (Università, Ricera e Innovazione) e il mondo universitario mantovano, l’ITS agroalimentare e l’Istituto agrario ‘Pietro Antonio Strozzi” che si sono tenuti questa mattina.
Un progetto nuovo per il quale Beduschi si è dato un anno di tempo per idearlo e metterlo a terra, ma che parte dall’idea del passato che voleva Carpaneta un centro di studio e sperimentazione punto di riferimento per il settore zootecnico per l’intera Lombardia, che però non è mai partito completamente. La Carpaneta nelle volontà dell’assessore potrebbe diventare così un vero e proprio centro di studio e formazione ma anche sperimentazione sulle Tea o il biogas per esempio.
“La Carpaneta rappresenta un polo tecnologico strategico, un’area di 250 ettari con infrastrutture già esistenti e laboratori attrezzati – ha commentato l’assessore Beduschi –  oggi l’impegno di Regione Lombardia è quello di trasformarlo in un centro d’eccellenza per la formazione e l’innovazione tecnologica, con un focus specifico sul settore lattiero-caseario e zootecnico, che è l’asse portante della nostra provincia.
Abbiamo la fortuna di ospitare due DOP uniche in Italia: il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Un patrimonio che va valorizzato puntando su formazione avanzata, operatori sempre più specializzati e numerosi, e sulla sperimentazione di nuove tecniche agronomiche a sostegno di un settore primario altamente vocato.
È una sfida che ci viene posta dalla sostenibilità, dall’Europa, ma anche dal mercato. La Carpaneta diventerà il cuore pulsante di una rete di università che, con grande competenza, ci stanno accompagnando nella costruzione del futuro.
Il progetto è già in fase preparatoria. Contiamo di vederne i primi risultati concreti – con l’avvio dei percorsi formativi e l’arrivo dei primi studenti – entro sei mesi, massimo un anno”.

Durante gli incontri di oggi sono emerse anche novità per quanto riguarda le università. In arrivo infatti un bando regionale.

IN ARRIVO UN BANDO PER LE UNIVERSITA’ LOMBARDE
“Il mio assessorato ha studiato una misura totalmente innovativa, che uscirà entro la fine del mese e resterà aperta fino a settembre – ha detto l’assessore Fermi – si tratta di un bando pensato per finanziare investimenti richiesti dalle Università lombarde: dall’ammodernamento tecnologico alla sistemazione dei laboratori e dei centri di ricerca, fino agli adeguamenti strutturali legati ai singoli corsi di laurea.

Mi auguro possa avere ricadute importanti sui territori, perché sono da sempre un sostenitore della ‘Lombardia dei territori’. Milano ha certamente un ruolo centrale nella nostra Regione, ma è fondamentale sostenere anche le province, che spesso affrontano maggiori difficoltà rispetto al capoluogo.
Con questa misura, le Università lombarde potranno proporre progetti che, nei limiti delle risorse disponibili (50 milioni di euro), cercheremo di finanziare. Perché disporre di strumentazioni adeguate, laboratori all’avanguardia e tecnologie moderne è un elemento chiave per attrarre studenti, anche da fuori regione o dall’estero.
In un momento in cui Milano e l’area metropolitana stanno risentendo fortemente del caro affitti, i territori stanno vivendo una rinnovata attrattività. E l’università, oltre alla qualità indiscussa della sua offerta formativa deve poter offrire anche strutture moderne, al passo con le esigenze dei ragazzi e del mondo che cambia.
Il PNRR ha dato una spinta decisiva in questa direzione, ma non possiamo pensare che l’ammodernamento del sistema universitario si fermi con la fine del Piano. Questa misura va proprio nella direzione di continuare a investire nel futuro dei nostri ragazzi”.