La cupola di Sant’Andrea aprirà ai visitatori: quasi pronto il percorso che permetterà di salire a piedi

La cupola di Sant'Andrea aprirà ai visitatori: quasi pronto il percorso che permetterà di salire a piedi
L'esterno della maestosa cupola

MANTOVA – I pochi fortunati che hanno avuto la fortuna di salirvi descrivono uno spettacolo stupefacente. Quello che si vede raggiungendo la cupola della basilica di Sant’Andrea. Al di sotto si apre infatti il panorama del centro storico di Mantova e la vista, nei giorni di bel tempo, senza foschia, arriva molto lontano.
Ma a breve quello che finora è stato un privilegio per pochi diventerà uno straordinario percorso turistico. La Diocesi sta infatti concludendo gli interventi che permetteranno di realizzare un vero e proprio percorso fino alla maestosa cupola della concattedrale. Un’opera talmente grande che venne realizzata solo a distanza di quasi tre secoli da quando fu avviato il cantiere della chiesa albertiana nel 1472. Il suo artefice fu l’architetto Filippo Juvara.
Al momento poco trapela di come sarà organizzato il percorso anche se pare che i tempi per completare la sua realizzazione siano piuttosto ristretti. Quel che si sa è che non è previsto di arrivare proprio fino in cima: per salire sulla sommità è necessario infatti fare un camminamento esterno improponibile per un percorso aperto ai visitatori. Questo dovrebbe invece arrivare fino a circa 45 metri, un’altezza che permetterebbe in ogni caso di vedere dall’alto praticamente tutte le bellezze storico-artistiche del capoluogo e di godere di un panorama mozzafiato.
Oltre a un percorso per salire sulla cupola della basilica di sant’Andrea, la Diocesi starebbe pensando ad un altro analogo per raggiungere la sommità del campanile del Duomo che è un vero scrigno della storia più antica di Mantova. Questo è infatti “testimonianza delle vicissitudini della fabbrica. Le cornici, le aperture a gli archetti pensili sono di linguaggio tardogotico ma la torre risale alle costruzione romanica ed è a sua volta impostata su bianche pietre che rivelano la probabile origine etrusca”.