La giornata di sole porta i mantovani in centro e al luna park ma il caro carburanti frena i turisti

MANTOVA – Una domenica di sole in città, tante, ma non tantissime le persone che si sono riversate nel capoluogo virgiliano per una passeggiata o per visitare un museo o un palazzo.

Sia in centro città, che sulle sponde dei laghi si potevano incontrare famiglie con bambini, ragazzi, e anziani, ma non come qualche domenica fa, quando Mantova aveva registrato un notevole flusso turistico. In tanti invece coloro che hanno approfittato della bella giornata di sole per un giro in giostra al luna park.

Di visitatori nei musei ce ne sono stati ma non si sono viste lunghe file al di fuori dei monumenti principali. Alle 16 del pomeriggio a Palazzo Te c’era un po di coda, una mezz’oretta dopo, la fila a Palazzo Ducale era solo dall’ingresso per visitare la Camera degli Sposi e il Castello. Alla reggia gonzaghesca, infatti, nel fine settimana gli ingressi sono stati 2.215, in calo rispetto al precedente week end, con l’affluenza più alta nella giornata di sabato (venerdì: 291 sabato: 990 e oggi 934). A Palazzo Te gli ingressi sono stati complessivamente 1.893 così suddivisi 771 sabato e 1.122 oggi, in leggero calo rispetto la scorsa settimana quando erano stati 1.913.

Forse il caro benzina e gli aumenti della bollette hanno scoraggiato i turisti, come ci conferma Gianluca Bianchi presidente Federalberghi di Mantova che ha rilevato un calo nel fine settimana anche per quanto riguarda le prenotazioni negli hotel “E’ stato un sabato discreto – commenta Bianchi – ma c’è poco da stare allegri, se lo scorso fine settimana c’era il motocross e abbiamo fatto tutto esaurito, questo weekend c’era posto dappertutto e considerando che si lavora solo il sabato, non è una situazione facile”.

Il caro energia, le bollette da pagare, il caro benzina, ma anche la situazione di incertezza, il covid e la guerra bloccano le prenotazioni “le persone – spiega Bianchi – se prenotano, lo fanno all’ultimo momento, per Pasqua per esempio è ancora tutto bloccato. Senza pensare che noi durante la settimana lavoravamo con clienti business che viaggiavano per lavoro, adesso moltissimi lavorano in smart working per cui l’unico giorno che si lavora un pò è il sabato”.

D’altronde se per viaggiare per turismo bisogna essere spensierati, come si fa ad esserlo in una situazione come questa? “Noi siamo pronti alla ripartenza – conclude Bianchi – ma abbiamo bisogno che il Governo blocchi i prezzi e metta un tetto agli aumenti, ci stavamo pian piano riprendendo dal Covid e ora c’è stata un’altra contrazione pazzesca”.