Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge della Lega relativo alle “Misure di prevenzione e contrasto delle baby gang”.
La nuova legge regionale stanzia 450.000 euro per un pacchetto di misure che affrontano il problema delle baby gang su più fronti:
- Prevenzione: Fondi destinati a progetti che spaziano dalla riqualificazione di aree urbane a rischio, al sostegno di attività sportive e culturali, fino all’attivazione di sportelli di ascolto per i minori e alla formazione degli operatori.
- Giustizia riparativa: Introduzione di percorsi che prevedono il coinvolgimento dei minori che hanno commesso reati in attività socialmente utili e programmi rieducativi.
- Potenziamento della Consulta regionale: La Consulta diventa un “osservatorio attivo” composto anche da giovani, esperti e operatori, con il compito di monitorare il fenomeno, proporre soluzioni e coordinare gli interventi. Strumenti chiave saranno l’analisi dei social network, la raccolta di dati territoriali, la mappatura delle situazioni a rischio e lo studio delle dinamiche familiari problematiche.
- Interventi mirati: La Regione si impegna a realizzare programmi di sensibilizzazione e formazione per minori e famiglie, percorsi di sostegno per vittime e autori di reati (bullismo, cyberbullismo, ecc.), politiche di contrasto al disagio giovanile attraverso il rafforzamento della collaborazione tra scuola e servizi sociali, e progetti di giustizia riparativa con attività di mediazione e responsabilizzazione.
La consigliera regionale del Carroccio, Alessandra Cappellari, ha dichiarato: “L’approvazione di questo testo è un passo importante per contrastare e, soprattutto, prevenire il grave e dilagante fenomeno delle baby gang, ovvero bande di giovani, spesso minori e di origine straniera, che ormai hanno preso possesso di interi quartieri delle nostre città”.
“La Lombardia è la prima Regione in Italia ad affrontare il problema con una legge che fa seguito al decreto Caivano approvato dal Governo. La Lega pone l’accento sulla rieducazione e la giustizia riparativa, anche nei confronti dei minori, e sulla responsabilità genitoriale. Riteniamo fondamentale promuovere i lavori socialmente utili e la rieducazione, in collaborazione con enti locali, terzo settore, oratori e associazioni, vere sentinelle del territorio, per dare una risposta unitaria al problema e contrastare la dispersione scolastica”.
E il consigliere regionale Marco Carra aggiunge: “La destra in Regione ha approvato una Legge, che dice essere sulla sicurezza, ma che in realtà è solo e soltanto la costituzione di una Consulta regionale sul bullismo. Una legge inutile, che fa spendere inutilmente 450 mila euro per questa fantomatica Consulta regionale.