“La Regula Padi” e l’eredità matildica: Gonzaga celebra la tregua del 1225

GONZAGA – Giovedì 10 aprile alle 18, nella basilica di San Benedetto Abateil Centro studi Chiesa Matildica ricorda l’800° anniversario della sottoscrizione della Pace tra Mantovani e Reggiani. Dopo il 1184, con la comparsa ufficiale della “Regula Padi”, federazione dei Comuni rurali di Gonzaga, Pegognaga, Bondeno di Roncore e Bondeno degli Arduini, cresce l’interesse del Comune di Mantova per questi territori, originariamente tutti appartenenti al comitato di Reggio Emilia.

Agli inizi del sec. XIII si verifica uno stato di continua belligeranza tra mantovani e reggiani, che comporta la conquista e distruzione reciproca delle strutture difensive, l’affondamento dei navigli, il cruento ripetersi del massacro delle popolazioni. La guerra vede coinvolte non solo le milizie mantovane e reggiane ma anche quelle dei loro alleati principali, rispettivamente modenesi e cremonesi. In questo frangente si inserisce anche la presenza dei Casaloldo, che nel 1212 ottengono in feudo dall’imperatore Ottone IV i castelli di Gonzaga e Bondeno di Roncore con le loro corti (nonostante le proteste del papa Innocenzo III che rivendica l’eredità matildica); Gonzaga era stata forse occupata con un colpo di mano già nel 1211 da Alberto Casaloldo, vantando su tale terra diritti feudali: nonostante siano dichiarati decaduti dall’imperatore Federico II nel 1220, i Casaloldo si guardano bene dall’abbandonare il castello di Gonzaga, che tengono ancora per molti decenni.

La guerra tra mantovani e reggiani si riaccende nel 1220 e nel 1223, ma finalmente il 10 aprile 1225 viene sottoscritta una tregua, nel monastero adiacente la basilica di San Benedetto Abate a Gonzaga, priorato dipendente dal monastero di Polirone. Sulla base della tregua, i mantovani tengono Gonzaga (fatti salvi i diritti dei Casaloldo), i reggiani tengono Bondeno Arduino, mentre Pegognaga e Bondeno di Roncore sono possedute in comune tra le due città.

La tregua dura oltre trent’anni e nel 1257 verrà sottoscritta a Pegognaga la pace, sempre centrata sulle prescrizioni inerenti la gestione dei territori della “Regula Padi”. Questi territori, oggetto dell’eredità matildica che nel 1286 finalmente pervengono sotto il controllo papale (a oltre 250 anni dalla morte della contessa), vengono dal papa concessi al monastero di Polirone, che a sua volta li concede ai Gonzaga e costituiscono di fatto (ad eccezione della parte nord est dell’attuale territorio di Reggiolo) il territorio comunale di Gonzaga (fino alla suddivisione del 1877 tra Gonzaga con Bondeno, Pegognaga con Polesine e Moglia con Bondanello).