La sostenibilità la sfida principale della viticoltura del futuro

QUISTELLO – I convegni organizzati negli anni dalla Cantina di Quistello hanno sempre reppresentato delle occasioni importanti per riflettere sullo stato di salute della viticoltura e sulle sue prospettive future.
E così è stato anche quest’anno con l’iniziativa che è ripresa, dopo i due anni di sospensione causa Covid, e che sabato scorso ha visto un confronto interessante e costruttivo, curato da Unione Giuristi del Vino e Legal Hackers Mantova, sui temi della viticoltura del futuro dal titolo “Il mondo del vino tra rivoluzione digitale e norme per lo sviluppo sostenibile e resiliente profili giuridici, tecnici, economici”.
“Abbiamo affrontato molte tematiche, dalla digitalizzazione con la viticoltura 4.0 a come cambieranno i comportamenti in vigna, alla comunicazione che dovrà essere fatta ai consumatori con la necessità di dimostrare loro tutto il percorso fatto nel segno della sostenibilità” spiega il presidente della Cantina di Quistello Luciano Bulgarelli che a proposito di sostenibilità sottolinea come “anche le future certificazioni andranno in gran parte su questo fronte” (fotoservizio Gianni Bellesia, clicca sulle immagini per ingrandirle)

Pure Luca Rigotti, presidente del Gruppo Vino di Fedagri Confcooperative ribadisce come la “sfida principale del futuro più prossimo sia quella della sostenibilità”.
“E questa dovrà caratterizzare non solo il prodotto finale ma tutto il percorso di produzione verso il quale il consumatore è sempre più attento, ad iniziare dal rispetto dell’ambiente e delle condizioni di lavoro di chi opera nelle nostre Aziende”.
Il convegno è terminato con una visita dei partecipanti alle strutture della Cantina di Quistello guidati dal presidente Bulgarelli. Ed è stata questa l’occasione per vedere come la Cantina stia già operando nel segno di quella sostenibilità la cui importanza è stata rimarcata in maniera decisa durante il convegno.

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