L’attualità del pensiero di De Gasperi ricordata nella messa in suo suffragio

GRAZIE (CURTATONE) La foto di Alcide De Gasperi a Mantova nel 1948 capeggiava davanti all’altare del Santuario della Madonna delle Grazie questa mattina durante la messa in suffragio dell’indimenticato statista, tra i fondatori della Democrazia Cristiana, presidente del Consiglio dal dicembre 1945 all’agosto 1953 e indiscusso protagonista della ricostruzione italiana dopo la Seconda Guerra mondiale, morto il 19 agosto 1954.
A celebrare la messa è stato monsignor Paolo Gibelli che ha sottolineato come “nella diaspora dei cattolici in politica è necessario rendere attuale il pensiero e la dottrina sociale cattolica, che spesso è nascosta e ignorata e altrettanto spesso non riesce più a costruire un dialogo tra i vari schieramenti”.
“Individuo e persona sono due elementi diversi: bisogna vivere le relazioni personali in forma comunitaria… quasi una nemesi del personalismo comunitario di Maritain e di Mounier”.
“De Gasperi rifuggiva da tante forme superficiali del fare politica, del partito ad uso e consumo di una persona” ha sotttolineato monsignor Gibelli e ancora “Preoccupato dal tema del lavoro orientando l’esecutivo verso le riforme verso la modernizzazione e la solidarietà”.
“Non un partito dominio della nazione e nemmeno della divisione, una forza attenta all’Europa per servire anche il popolo italiano con un occhio alla gioventù ed all’avvenIre del Paese. Ecco l’attualità forte del messaggio degasperiano” ha concluso monsignor Gibelli. Durante la messa sono stati ricordati i compianti don Antonio Bottoglia, Pierino Marconi e Roberto Colannino.

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