SUZZARA – Durante un’intervista a Milano, in un incontro in regime di Ramadan, il consigliere comunale Atif Nazir ha suscitato indignazione con le sue affermazioni, definendo “le donne pakistane pigre”. Il video, diffuso su TikTok, è diventato virale, provocando un acceso coro di critiche da parte dei gruppi di minoranza “Consenso Civico”, “Ci SiAmo”, “Fratelli d’Italia” e “Suzzara Davvero”.
I consiglieri di questi gruppi hanno firmato un atto politico severo, chiedendo le dimissioni di Nazir.
Il sindaco Alessandro Guastalli ha commentato sui social:”Io e tutta la mia Giunta siamo allibiti e ci dissociamo fortemente da tali affermazioni senza senso e irrispettose. Questa notte mi sono chiesto come sia possibile non rendersi conto dell’impatto delle proprie parole, che possono pesare come macigni su chi le ascolta. Mi sono sentito duramente colpito, insieme alle tante donne che hanno visto questo video, perché ho fatto – e farò ancora – battaglia per un linguaggio che trasmetta i valori in cui credo. Chi ricopre cariche pubbliche ha l’obbligo di considerare le conseguenze di ciò che dice, specialmente quando le parole possono ferire, non si tratta certo di “pigrizia” nel senso di non uscire o non lavorare, ma spesso dell’impossibilità di emanciparsi a causa del contesto familiare in cui vivono molte donne.”
Atif Nazir, in italia da più di 20 anni, 36 anni operaio, sposato con tre figli si difende:”Non volevo dire la parola “pigro”, mi sono espresso male. In occasione di un prossimo consiglio chiederò pubblicamente scusa. Il mio intento era quello di osservare come alcune donne preferiscano rimanere nella loro ‘comfort zone’, senza impegnarsi per imparare l’italiano o per integrarsi in una cultura diversa. Ritengo che, in certi casi, ci sia una tendenza a restare nei propri agi familiari, mentre sarebbe opportuno uscire dalla propria condizione di inferiorità”. Per il sindaco Alessandro Guastalli la vicenda è tutt’altro che chiusa:“Oggi risentirò Nazir sulle sue intenzioni. Io di fronte ad una simile situazione mi sarei già dimesso”.
Tuttavia sembra che le giustificazioni e le pubbliche scuse di Nazir, per i gruppi di minoranza non siano ritenute “sufficienti” anche perché in passato avevano già criticato il consigliere per altri commenti relativi alla condizione delle donne e bambine di origine extracomunitaria.
Tra l’altro il gruppo “Consenso Civico” per aver presentato alcuni emendamenti era stato tacciato da un consigliere Pd di “razzismo con derive fasciste”. E le successive dichiarazioni di Nazir hanno suscitato lo sdegno di tutti i gruppi di minoranza: “Abbiamo notato che l’interesse del consigliere Nazir sembra essere quello di rendersi visibile, immortalando la sua presenza nelle sedute del consiglio e pubblicando immediatamente le sue foto sui social – si legge in una nota – Abbiamo altresì osservato che, nei suoi post, le donne della sua comunità non compaiono mai, mentre sono presenti solo immagini di riunioni maschili. Oggi abbiamo appreso il motivo: “le donne sono culturalmente pigre!” Questa uscita, a nostro avviso infelice e grave, rivela il disprezzo che il consigliere ha per le donne, indipendentemente dalla loro origine. Denunciamo questo modo superficiale di fare politica e condanniamo fermamente le argomentazioni che denigrano la donna. Non importa a quale comunità appartengano: questo atteggiamento è inaccettabile.” I gruppi di minoranza chiedono le dimissioni del consigliere Nazir, sostenendo che, come rappresentante di tutti i cittadini e le cittadine di Suzzara, egli non condivide i principi fondamentali del nostro Paese e sembra più interessato alla propria visibilità personale che al bene comune”.
Quali saranno le conseguenze? Nazir può essere indotto a dimettersi oppure il gruppo “Go Suzzara” in modo autonomo, potrebbe “espellere” il loro collega, sempre che il provvedimento sia previsto nel loro regolamento, per “essere venuto meno il rapporto di fiducia” ma Nazir resterebbe comunque in consiglio seppure nel gruppo misto.
In caso di dimissioni di Atif Nazir entrerebbe in consiglio, per il gruppo “Go Suzzara” Safaa Benaouich di origine marocchina.