MANTOVA – La speranza per il nostro Paese è un’Europa unita che lavori per la pace e la sicurezza, quindi i giovani dovranno esserne i sostenitori, a loro è affidato il compito di portarla verso il futuro. Questo il messaggio principale scaturito all’incontro di oggi organizzato a Palazzo Soardi da Italia Viva, in collaborazione con il Gruppo social “Riformisti anonimi”, dal titolo significativo: “L’Europa che vogliamo. Dai padri fondatori ai figli sognatori”.
Al tavolo dei relatori la deputata Maria Elena Boschi, capogruppo di Italia Viva alla Camera e Pierluigi Castagnetti, ex europarlamentare, introdotti da Fabio Madella, consigliere comunale di Italia Viva a Mantova.
BOSCHI: “I GIOVANI DEVONO RIPORTARE L’EUROPA AL CENTRO, CONTRO SFIDUCIA E SOVRANISMI”
Boschi ha sottolineato l’importanza degli incontri formativi con i giovani come quello odierno che Italia Viva organizza regolarmente: “Viviamo un’epoca di forte disillusione verso la politica – ha affermato – ma proprio per questo è fondamentale riportare i giovani al centro del dibattito. La nostra democrazia e il nostro legame con l’Europa non possono essere dati per scontati, soprattutto oggi, in un contesto segnato da conflitti e instabilità”
Emerge dalle parole dei relatori la necessità di ritrovare punti fermi, in un periodo storico in cui tutto viene messo in discussione e la tecnologia fa correre velocissime le notizie, senza gli approfondimenti che sarebbero necessari per comprendere a fondo le dinamiche politiche e sociali. “Dalla nascita dell’Europa a oggi il mondo è cambiato radicalmente – ha aggiunto Boschi – e se allora l’obiettivo comune era la pace, oggi ci troviamo di fronte a un’Europa frammentata. Ma proprio per questo dobbiamo raccogliere la sfida e lavorare per rafforzare l’unione, contrastando le spinte sovraniste che crescono in molti Paesi, Italia compresa, dove il governo strizza l’occhio al presidente Trump”.
I relatori convengono che l’Italia, come singolo Stato, non è in grado di essere competitiva, ed è necessaria una politica estera comune per trattare con gli stati extraeuropei, quindi serve investire perché l’Europa torni ad avere il ruolo fondamentale di difesa e salvaguardia dei diritti fondamentali e della libertà. “Diverse forze di maggioranza oggi in Italia hanno visioni contrastanti sull’Europa, basti ricordare il mancato riconoscimento della premier Meloni quando si è ricordato il Manifesto di Ventotene. Ma aldilà delle responsabilità attribuibili al nostro governo attuale, mancano le condizioni oggi per un’unione proficua perché le politiche europee si stanno progressivamente piegando sui sovranismi. Sarà inevitabile dover fare scelte difficili in futuro. Spero in un risveglio morale e che con i giovani, nei quali ho molta fiducia, si possa dare una sterzata a questo sistema”, ha concluso Boschi.
CASTAGNETTI: “L’UNIONE EUROPEA E’ L’EREDITA’ PIU’ PREZIOSA DEL NOVECENTO, OGGI VA DIFESA”
L’agenda politica del domani è in mano ai ragazzi e in loro rappresentanza c’erano Mattia Braglia e Ambra Fassari che hanno moderato l’incontro. Entrambi universitari e inseriti nel gruppo ‘Riformisti anonimi”, nato come pagina social per avvicinare i ragazzi alla politica e alle questioni sociali. Proprio per l’intento formativo nei confronti delle nuove generazioni, l’ex europarlamentare Castagnetti ha ripercorso storicamente la nascita dell’Europa, a partire dalle primissime dichiarazioni di intenti di unione fatta da Don Luigi Sturzo nel 1928, passando per De Gasperi che si appassionò all’idea di una federazione di Stati europei: “Parlare di Europa è facile e difficile insieme, ma è l’eredità più importante del secolo scorso”, ha affermato Castagnetti. Un lungo excursus storico il suo che fa comprendere quanto sia preziosa l’unione raggiunta, non senza difficoltà, ed ora in pericolo.
COLANINNO E PALAZZI: “L’EUROPA IMPORTANTE MOMENTI DI CRISI, MA VA COSTRUITA OGNI GIORNO CON VISIONE COMUNE”
Anche l’imprenditore ed ex deputato di Italia Viva Matteo Colaninno è intervenuto ricordando come l’Europa sia stata importante nei momenti di incertezza e paura per la popolazione, ad esempio durante la pandemia nel 2020 o quando è stata invasa l’Ucraina.
Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi ha confermato queste parole: ”Ci si unisce nei momenti di timore, ma poi prevale l’individualismo, anche a livello nazionale. Le politiche europee falliscono per la mancanza di un pensiero unito e forte su tematiche importanti, come ad esempio la gestione dei flussi migratori: bisogna costruire alleanze economico-sociali in unione con le altre Nazioni europee, ma ad oggi è un’impresa difficile ma necessaria se si vogliono risolvere problematiche importanti economiche e di sicurezza”.
Elisabetta Romano