L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze fa il check-up alla Camera degli Sposi

MANTOVA – E’ tempo di “spolveratura” all’interno della Camera Picta del Castello di San Giorgio. Dal 2021 è ripartita la necessaria, essenziale attività di manutenzione e monitoraggio biennale della Camera degli Sposi, il capolavoro realizzato da Andrea Mantegna, per Ludovico II Gonzaga, tra il 1465 e il 1474.

Si tratta di verificare che lo stato di conservazione della Camera sia perfetto, se sono avvenuti dei sollevamenti o dei movimenti, insomma, una sorta di “tagliando”. Un’attività che, con questa cadenza e questa regolarità, viene effettuata su pochissimi capolavori in Italia. Un’attenzione, una cura che sono necessarie per prevenire eventuali problemi, per rimuovere lo sporco superficiale, per mappare le pitture murali e conoscerle ancora meglio, cercando così di prevenire ed evitare più invasivi interventi di restauro.

Quest’anno, per la prima volta, pianificando una continuità nel tempo, a supporto del Palazzo Ducale di Mantova opererà l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, con Maria Rosa Lanfranchi e Sara Penoni, del settore restauro dipinti murali diretto da Renata Pintus. L’Opificio, come noto, è uno tra i più prestigiosi istituti statali di ricerca e formazione nell’ambito della conservazione dei beni culturali, ove si sperimentano le tecniche più moderne e aggiornate d’intervento.

«Essere invitati a prenderci cura della Camera degli Sposi, perdonate il gioco di parole nemmeno del tutto corretto, è un autentico invito a nozze di cui ringrazio il Direttore» dichiara Emanuela Daffra, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure. «Per i nostri restauratori e per gli allievi avere un prolungato faccia a faccia con una delle realizzazioni più raffinate del Quattrocento non è solo un importante impegno di servizio, ma anche una straordinaria occasione di approfondimento. Per questo abbiamo fatto precedere l’intervento da una campagna di fotografia diagnostica con acquisizioni in alta definizione (luce visibile diffusa e radente, fluorescenza UV, IR, infrarosso falso colore, ipercolorimetria), i cui risultati, da leggere intrecciandoli all’esame delle pareti, già si preannunciano colmi di interesse e ricchi di novità.»

«La mia gratitudine – dichiara Stefano L’Occaso, direttore di Palazzo Ducale – va ai funzionari docenti dell’OPD e ai restauratori che opereranno, in sincrono con le funzionarie restauratrici di Palazzo Ducale, Daniela Marzia Mazzaglia e Sara Scatragli, a questo intervento manutentivo, che è anche un atto di gratitudine nei confronti di Mantegna e del capolavoro che ci ha consegnato. Le attività sono state previste in un periodo dell’anno, a cavallo tra febbraio e marzo, in cui la presenza di trabattelli nella Camera Picta sarà di minor disturbo, poiché, lo ricordiamo, l’intervento sarà effettuato a Museo aperto. Il pubblico potrà quindi ammirare non solo le pitture di Mantegna, ma anche le amorevoli cure che al nostro fragile capolavoro vengono dedicate.»

Le operazioni sono in programma da lunedì 24 febbraio a venerdì 7 marzo 2025 e per tutta la durata delle stesse, salvo il lunedì, la Camera degli Sposi rimarrà regolarmente aperta al pubblico.