Lotta a capolarato e lavoro nero: 14 aziende controllate 11 irregolari. Denunce e maxi-multe

Una vasta e incisiva operazione è stata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Mantova e dal Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano per contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del lavoro nero e irregolare nel settore agricolo. L’attività, svoltasi in due giornate (10 e 12 giugno), ha portato alla luce gravi irregolarità e situazioni di degrado, culminate nello sgombero di un immobile che ospitava lavoratori in condizioni igienico-sanitarie pessime.

L’Operazione: dettagli e numeri Rilevanti

L’intervento ha mirato a contrastare le distorsioni del mercato del lavoro, concentrandosi su 14 aziende agricole, sia con coltivazioni in serra che in campo aperto. I risultati dell’operazione evidenziano una situazione preoccupante:

  • Aziende Controllate: 14
  • Aziende Irregolari: 11 (quasi l’80% delle aziende controllate)
  • Persone Deferite all’Autorità Giudiziaria: 10 (di cui 5 stranieri)
  • Lavoratori Identificati: 255
  • Lavoratori “in Nero”: 8 (di cui 5 anche clandestini)
  • Provvedimenti di Sospensione dell’Attività Imprenditoriale: Adottati per 3 aziende (2 per gravi violazioni in materia di sicurezza, 1 per lavoro nero e violazioni sulla sicurezza).
  • Ammende Comminate: Circa 38.000 euro.
  • Sanzioni Amministrative Contestat: circa 40.000 Euro.

Il fenomeno del caporalato e le altre violazioni accertate

Tra le irregolarità riscontrate, due casi hanno configurato il reato di Caporalato, con due imprenditori deferiti in quanto ritenuti responsabili di sfruttare la condizione di bisogno dei lavoratori. Altri otto individui sono stati deferiti a vario titolo per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e impiego di manodopera straniera senza regolare titolo di soggiorno.

Obiettivi specifici dei controlli

Il servizio di controllo dei Carabinieri si è orientato su diversi aspetti cruciali per garantire la legalità nel mondo del lavoro:

  • Verifica della corretta applicazione del CCNL e dei contratti territoriali.
  • Accertamento delle violazioni in materia di orario di lavoro e riposi.
  • Controllo delle modalità di pagamento delle retribuzioni e della loro equità in relazione all’orario lavorato e al CCNL.
  • Verifica delle violazioni sulla disciplina dell’impiego di lavoratori extra UE.
  • Accertamento delle esternalizzazioni illecite/fraudolente di manodopera e degli appalti/distacchi illeciti.
  • Verifica dello sfruttamento del lavoro.
  • Accertamento dell’irregolarità contributiva.

Le Squadre Ispettive e le aree geografiche coinvolte

Per l’operazione sono stati costituiti 5 gruppi ispettivi nella provincia di Mantova, composti da militari dei Nuclei Ispettorato del Lavoro di Mantova, Bergamo, Brescia, Cremona e del Nucleo Operativo del Gruppo di Milano, supportati dai Carabinieri territorialmente competenti. Un totale di 70 militari dell’Arma dei Carabinieri, di cui oltre 30 appartenenti al Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro, sono stati impiegati sul campo. I controlli hanno interessato diverse aree della provincia di Mantova, in particolare i comuni di Guidizzolo, Piubega, Castel Goffredo, Villimpenta, Sermide e Felonica, Sabbioneta, Castellucchio e Magnacavallo. Le situazioni più gravi di sfruttamento sono state individuate nei territori di Sermide e Felonica, dove è stato deferito un cittadino di origine pakistana, e a Villimpenta, dove è stato deferito un imprenditore locale.

Il grave caso dell’immobile a Sermide e Felonica: disposto lo sgombero

Un aspetto particolarmente critico emerso dall’operazione riguarda un sopralluogo congiunto effettuato dai Carabinieri dei Nuclei Ispettorato del Lavoro, in collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Gonzaga, la Polizia Locale del Comune di Sermide e Felonica, il personale ATS Val Padana e l’ufficio tecnico comunale. L’intervento ha riguardato un immobile composto da 4 appartamenti in Via L. Ariosto, nella frazione Malcantone di Sermide e Felonica, dove erano ospitati ben 60 lavoratori extra UE. Le condizioni riscontrate nell’edificio erano di estremo degrado, con precarie situazioni igienico-sanitarie e strutturali. A seguito di questa grave constatazione, il Vice Sindaco del Comune di Sermide e Felonica ha emesso, il 12 giugno, un’ordinanza contingibile e urgente di sgombero e interdizione all’uso per inagibilità strutturale e inabilità igienico-sanitaria. Lo sgombero è stato attuato nel tardo pomeriggio dello stesso giorno dalla Polizia Locale e dai Carabinieri.

Prospettive future e collaborazione interforze

L’Arma dei Carabinieri, da sempre attenta alla tutela dei lavoratori e alla legalità nel mondo del lavoro, ha annunciato la prosecuzione di queste attività di controllo, non solo nel settore agricolo ma anche nei vari comparti industriali della provincia. Per rafforzare l’azione di contrasto, saranno organizzati ulteriori controlli con il supporto di Reparti Speciali come i Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità (NAS), il Nucleo Operativo Ecologico (NOE), il Nucleo Ispettorato del Lavoro e i Carabinieri Forestali. Questa strategia rientra nell’ottica delle decisioni prese la scorsa settimana in Prefettura durante il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Mantova, Roberto Bolognesi, che prevede la collaborazione di tutte le Forze di Polizia sul territorio.