MANTOVA – C’è qualcosa di profondamente poetico nel riflesso delle luci sull’acqua, nel silenzio interrotto solo dal lieve sciabordio delle onde e nell’emozione condivisa da un’intera comunità. Questa sera, sulle rive del Lago Superiore, a Borgo Angeli, si è rinnovata una delle tradizioni più antiche e suggestive della città: la Processione di San Pietro.
Al calar del sole, quando il cielo si tingeva di rosa e oro, le piccole barche hanno iniziato a sfilare, addobbate a festa con luci colorate e fantasiose decorazioni, ognuna unica, curata con amore dai proprietari.

A bordo di una delle imbarcazioni, la statua del Santo, San Pietro, pescatore e protettore, simbolo di un legame profondo tra acqua e spiritualità.
Dopo la benedizione delle barche, impartita dal vescovo di Mantova Marco Busca, la processione ha preso vita sull’acqua, muovendosi lentamente verso la chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove una benedizione solenne ha concluso la serata in un momento di intensa partecipazione.
Borgo Angeli, da sempre legato al lago, ha scelto San Pietro proprio per quel suo essere uomo d’acqua, pescatore come lo furono un tempo tanti abitanti quartiere. Una scelta identitaria, che parla di memoria, radici e comunità. Per molti, la serata ha avuto anche il sapore di un ritorno alle origini: i racconti dei pescatori, i ricordi d’infanzia, la vita quotidiana che un tempo si svolgeva intorno al lago e che ora rivive, simbolicamente, in questa processione. L’iniziativa è stata promossa dalla Parrocchia di Santa Maria degli Angeli, con il supporto di numerose realtà locali: La Spiaggetta, Fipsas Mantova, WhatSUP Mantova asd, Alkemica, Associazione Borgo Angeli, Scout CNGEI e CPC San Lazzaro. Un esempio di collaborazione comunitaria che ha dato vita per centinaia di persone a una serata indimenticabile e a una celebrazione dell’identità mantovana, tra acqua, fede e luce.