MANTOVA – Un lenzuolo bianco come simbolo di memoria e protesta. Il Comune di Mantova si unisce alla mobilitazione “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza”, esponendo un lenzuolo bianco dal Palazzo Comunale di via Roma, dal Tempio di San Sebastiano e dalla Biblioteca Baratta.
L’iniziativa invita anche tutti i cittadini ad appendere un lenzuolo bianco alle proprie finestre: un gesto semplice ma potente, che trasforma la quotidianità in testimonianza visibile.
Le lenzuola richiamano i sudari che oggi avvolgono le vittime palestinesi a Gaza, colpite dai bombardamenti. L’invito è a fotografare e condividere il gesto sui social con l’hashtag #ultimogiornodigaza, affinché il silenzio non copra l’orrore.
“Mantova è una città di pace, dialogo e umanità”, ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi. “Di fronte a una tragedia umanitaria di queste proporzioni, non possiamo restare indifferenti. È nostro dovere, come cittadini europei e come esseri umani, prendere posizione. Aderiamo a questa iniziativa per ricordare ogni singola vita spezzata e per chiedere un cessate il fuoco immediato, il rispetto del diritto internazionale e il riconoscimento della dignità di ogni popolo. Restare in silenzio significa voltarsi dall’altra parte”.
Nei mesi scorsi, il Consiglio Comunale di Mantova aveva già espresso preoccupazione per la situazione a Gaza, condannando la violenza contro i civili e auspicando la liberazione degli ostaggi e la fine delle operazioni militari indiscriminate.
Il Comune partecipa alla campagna in collaborazione con associazioni per la pace e i diritti umani, rispondendo all’appello lanciato da un gruppo di intellettuali e personalità pubbliche, tra cui Paola Caridi, Micaela Frulli, Tomaso Montanari, Claudia Durastanti ed Evelina Santangelo.
Con questa iniziativa, Mantova riafferma il proprio impegno per la pace e la dignità umana, trasformando un gesto collettivo in una richiesta di giustizia che attraversa le frontiere.