Mantova aderisce alla rete “Città per la Vita” contro la pena di morte

In foto lassessore alla Solidarietà Internazionale del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna

MANTOVA – La Giunta comunale ha approvato oggi l’adesione alla rete internazionale “Città per la Vita / Città contro la Pena di Morte”, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. In vista della 24ª Giornata Internazionale, che si celebrerà il 30 novembre, è stata nominata referente per Mantova l’Assessora alle Politiche Giovanili, Legalità e Solidarietà Internazionale, Alessandra Riccadonna.

L’adesione – senza oneri economici per il Comune – comporta l’impegno a promuovere iniziative di sensibilizzazione e informazione pubblica sull’abolizione della pena capitale, in linea con gli obiettivi della rete, che mira a rafforzare una cultura dei diritti umani a partire dal livello locale.

“La pena di morte è ancora una realtà inaccettabile – ha dichiarato Riccadonna –. Nel 2024, secondo il rapporto di Amnesty International, oltre 1.500 esecuzioni sono state registrate in 15 Paesi, con Iran, Iraq e Arabia Saudita responsabili del 91% del totale. Nonostante ciò, il numero degli Stati che la applicano è tra i più bassi mai registrati”. Restano escluse dai dati ufficiali le esecuzioni in Cina, Corea del Nord e Vietnam, dove la pratica è ancora largamente utilizzata.

In occasione della Giornata del 30 novembre, il Comune di Mantova – in collaborazione con il gruppo locale di Amnesty International – promuoverà l’illuminazione in rosso della fontana di corso Pradella e un presidio informativo per sensibilizzare i cittadini.

L’Assessora ha inoltre ricordato casi emblematici che hanno segnato il 2024: l’abolizione della pena di morte in Zimbabwe, l’approvazione di una nuova moratoria ONU votata da oltre due terzi degli Stati membri, e la riduzione del numero di condannati a morte in Malesia. Tra gli episodi più significativi, l’assoluzione in Giappone di Hakamada Iwao, dopo quasi 50 anni nel braccio della morte, e la commutazione della condanna a vita per Rocky Myers, afroamericano dell’Alabama, vittima di un processo viziato da gravi irregolarità.

“La forza della mobilitazione civile parte anche dalle piazze – ha concluso Riccadonna –. Mantova ribadisce il suo impegno per un mondo senza pena di morte, nel segno della legalità e dei diritti umani”.