Mantova: Buvoli in pole per il centrosinistra, centro destra a caccia di un civico e al lavoro per una civica

Le indiscrezioni hanno iniziato a circolare con insistenza durante il Consiglio comunale di martedì scorso: il nome di Giovanni Buvoli, attuale vicesindaco di Mantova, sarebbe in pole position come candidato del centrosinistra alle prossime amministrative. Negli ultimi tempi le sue quotazioni all’interno del Partito Democratico sarebbero cresciute rispetto a quelle di Andrea Murari, assessore all’Ambiente e alla Rigenerazione urbana.

IL PUZZLE DEL CENTRO SINISTRA 

Buvoli, classe 1960, è una figura storica della politica cittadina: siede sui banchi di via Roma dal 1996, prima come consigliere e poi come assessore. Un’eventuale candidatura di Buvoli sarebbe però legata a un vincolo: il suo sarebbe un mandato unico. Perchè? La ragione è sarebbe innanzitutto anagrafica: nel 2031 Buvoli avrebbe superato i 70 anni, mentre Murari – nato nel 1983 – non sarebbe nemmeno cinquantenne e sarebbe difficile giustificare una sua esclusione da una futura ricandidatura.
Ma i giochi non si fermerebbero all’anagrafe. Secondo i rumor trapelati dai dem la candidatura di Buvoli si intreccerebbe anche con i futuri scenari che interessano direttamente il sindaco uscente Palazzi. Per lui, che il Pd punterebbe a mettere capolista nella corsa elettorale visto il suo importante consenso in città, potrebbero aprirsi presto, forse già dal 2026, le porte della presidenza di Tea attualmente affidata a Enrico Voceri e considerata da molti una guida di transizione.
Palazzi a quel punto avrebbe la possibilità di rimanere numero uno di Tea per tre mandati, dunque per nove anni, e Murari quindi sarebbe il candidato per il 2031, o anche terminare prima e tornare a candidarsi lui sindaco fra sei anni. A meno che, nel frattempo, non si aprano per lui prospettive politiche a Milano o a Roma, ipotesi che però al momento appaiono difficili da intravedere. Fantapolitica? Stando ai dem no.

UNA LISTA CIVICA IN APPOGGIO AL CENTRO DESTRA PER INTERCETTARE IL VOTO MODERATO 

E il centro destra? Anche tra le file di Fdi, Lega e Fi qualcosa sembra muoversi ma i giochi sembrano parecchio più indietro rispetto a quelli del centro sinistra. In questi giorni ognuno dei tre partiti sta organizzando le proprie riunioni per decidere il da farsi per le elezioni comunali. Il boccino questa volta è nelle mani di Fratelli d’Italia i cui vertici sarebbero partiti con l’idea della candidatura di un civico. I primi nomi individuati però non avrebbero accettato.
Che Fratelli d’Italia punti sui civici è in ogni caso certo. Vero è che a Pietro Ferrazzi, assessore di FdI a Bagnolo San Vito ed ex consigliere comunale di maggioranza a Mantova durante il mandato di Sodano, sarebbe stato dato il compito di lavorare per creare una lista civica in appoggio al centro destra. Una sorta di operazione come fu la lista di Benedini nel 2010 o come è stata ed è la Lista Gialla nel centro sinistra. “Quando abbiamo vinto è stato anche grazie a due contesti civici – Benedini e Zaniboni – che hanno intercettato l’elettorato moderato della città, risultando determinanti poi per la sconfitta del centro sinistra” dichiara l’assessore regionale di FdI Alessandro Beduschi. “Certo era un contesto diverso da quello attuale ma noi dobbiamo pensare a un progetto alternativo a quello di Palazzi che ha inteso la città come una piccola bomboniera facendo poco per uno sviluppo concreto del territorio e per togliere Mantova dall’isolamento. Non parlo solo di quello infrastrutturale ma anche di un isolamento rispetto ai Comuni dell’hinterland. Anche senza tornare ad invocare la Grande Mantova, verso la quale sono sempre stato favorevole, possiamo pensare a una ‘federazione di Comuni’. Mantova ha l’obbligo di essere attrattiva verso l’hinterland perchè l’intero Sistema Mantova può essere valorizzato e apprezzato solo se le decisioni vengono prese in modo armonico tra il capoluogo e gli altri Comuni. Fino ad oggi Mantova ha fatto esattamente l’opposto di tutto questo” sottolinea Beduschi che continua “Per noi è poi fondamentale tornare ad avere un centro storico popolato e vivo perchè un centro spopolato significa far pullulare criminalità e microcriminalità. Su progetti come questi sono certo che una lista civica come quelle citate potrebbe intercettare una buona parte dell’elettorato”

MA C’E’ CHI OPTA PER UN POLITICO COME CANDIDATO 

Tra le file di FdI sono diversi però coloro convinti che a questo punto sia meglio puntare su un politico visto che la ricerca di un candidato sindaco civico potrebbe far perdere tempo prezioso e non portare ad alcun nome.