MANTOVA – In casa Mantova si contano i giorni e le ore che separano la squadra biancorossa al match di Renate, anche se per forza di cose si dovrà attendere prima il risultato del Padova (stasera impergnato nella finale di Coppa Italia a Catania), che scenderà in campo domenica a Lumezzane alle 18.30. In caso di pareggio o sconfitta dei veneti, il Mantova sarà matematicamente promosso in Serie B già domenica sera.
Quella del Mantova è stata una lunga cavalcata, vissuta sempre sulla cresta dell’onda. Anche nel girone di ritorno nonostante siano arrivati 2 punti in meno rispetto al girone d’andata (ma è normale che sia così). Qualche intoppo in più c’è stato. Vedi i pareggi con Novara, Pro Vercelli e la sconfitta di Novara. Il Trento si è confermata la bestia nera. Ma il Mantova, questo lo si può già dire, ha fatto punti con tutte le avversarie. Analizzando sempre il girone di ritorno, ci sono dei dati che fanno sorriere Possanzini e il suo staff. L’Acm, infatti, ha segnato 4 gol in più rispetto al girone d’andata e ha subito 2 gol in meno. Sono 7 i clean sheet. Numeri importanti che permettono al Mantova di avere il miglior attacco del campionato (67) e la miglior difesa (22).
C’è però chi ha fatto ancora meglio del Mantova. Ed è il Cesena nel giorne B: bianconeri già promossi in Serie B con 86 punti, 72 gol fatti e 17 subiti. Nel girone C invece la Juve Stabia è ferma a 73 punti con 52 gol fatti e 20 subiti.
Ora testa al Renate, gare che il Mantova si augura possa diventare un pasillo de honor qualora scendesse in campo già con la promozione in tasca, in virtù del risultato del Padova. In ogni caso tanti ex biancorossi con la maglia del Renate (Procaccio, Bocalon, Paudice, mister Pavanel) e il mantovano Sorrentino che con la maglia del Mantova non ha mai giocato. Tra i virgiliani, invece c’è il bomber, Galuppini. Per quanto riguarda i precedenti, il Mantova tra campionato e Coppa Italia vanta 7 vittorie, di cui solo 1 in traferta (l’anno scorso), 5 pareggi e 4 sconfitte.
