MANTOVA – In occasione del 4 novembre, il Movimento Nonviolento di Mantova contesta la tradizionale celebrazione della vittoria nella Prima Guerra Mondiale, definita dai promotori del movimento come un’«inutile strage che non risolse i problemi dell’Italia e contribuì all’ascesa del fascismo».
Secondo il Movimento, le celebrazioni odierne contribuiscono a esaltare il militarismo e la guerra, mentre giornali e media alimentano una mentalità bellicista, sostenuta anche dai governi europei, che ipotizzano persino il ritorno del servizio militare obbligatorio per i giovani.
Il Movimento Nonviolento critica la retorica che accompagna l’“onore ai caduti”, sottolineando come questa venga accompagnata da incrementi delle spese militari, tagli alle politiche sociali e installazioni di armamenti, comprese testate nucleari, in quello che definiscono un rischio di «massacro mondiale».
Con lo slogan “4 Novembre, non festa ma lutto”, il Movimento lancia la Campagna di Obiezione alla guerra, invitando i cittadini a sottoscrivere la “Dichiarazione di obiezione di coscienza”. L’obiettivo è respingere la chiamata alle armi, opporsi alla mobilitazione militare e al ritorno della leva obbligatoria, e sostenere obiettori e disertori di tutte le guerre.
Il Movimento ribadisce che, per costruire un futuro di pace, è necessario un impegno concreto contro tutte le politiche di riarmo: «né un uomo né un soldo per la guerra», conclude il comunicato.










