MANTOVA – Un incontro a Palazzo di Bagno, fortemente voluto dal Presidente della Provincia Carlo Bottani, ha messo a confronto la Consulta Studentesca provinciale e le istituzioni sul tema della settimana scolastica. Al centro del dibattito, la proposta di concentrare le lezioni dal lunedì al venerdì a partire dall’anno scolastico 2026/2027, seguendo l’esempio di altre province.
Dall’indagine condotta negli istituti superiori del mantovano, è emerso che la maggioranza degli studenti (circa i due terzi) preferisce l’attuale orario scolastico distribuito su sei giorni. “Soprattutto gli studenti degli istituti tecnici e professionali hanno espresso chiaramente la loro preferenza per questa modalità,” ha spiegato Jacopo Antoniazzi, Presidente della Consulta studentesca. Gli studenti dei licei, con un orario settimanale meno intenso, si sono dimostrati più aperti all’ipotesi della settimana corta. Il timore principale degli studenti con un elevato numero di ore di lezione settimanali (35-36) è che le giornate scolastiche diventerebbero eccessivamente lunghe, penalizzando le attività sportive e il tempo dedicato allo studio individuale.
La Provincia, rappresentata dai dirigenti Alessandro Gatti (Edilizia scolastica) e Sandro Bellini (Trasporti), ha espresso apertura verso la proposta. Tuttavia, è stato evidenziato che il passaggio alla settimana corta non comporterebbe necessariamente un risparmio economico. Anzi, secondo quanto riferito da Apam, l’azienda di trasporti pubblici, è probabile che i costi del trasporto scolastico aumenterebbero con la riorganizzazione del servizio su cinque giorni.
Nonostante la prevalenza di opinioni contrarie tra gli studenti, sono emerse anche voci a favore della settimana corta, come quelle degli studenti dell’istituto Galilei – Greggiati di Ostiglia. Un sondaggio condotto tra dirigenti scolastici e docenti ha rilevato che 10 istituti si sono espressi a favore della settimana corta, mentre 6 si sono dichiarati contrari.
Provincia, Consulta studentesca e Ufficio scolastico si incontreranno nuovamente all’inizio di giugno, quando Apam fornirà dati più precisi sui costi del trasporto scolastico con il nuovo orario. “L’auspicio è di giungere a una soluzione ampiamente condivisa,” ha dichiarato Bottani.
Daniele Zani, neo dirigente dell’Ufficio Scolastico di Mantova, ha assicurato che “ogni scuola, attraverso i propri Organi Collegiali e l’intera comunità scolastica, prenderà la decisione definitiva sull’organizzazione delle lezioni, scegliendo tra la settimana corta e la distribuzione su sei giorni. L’Ufficio Scolastico supporterà ciascun istituto in questo percorso, indipendentemente dalla scelta effettuata. Apprezzo molto l’impegno e la volontà della Provincia nel promuovere il dialogo con il mondo della scuola mantovana, anche nell’esplorare questa nuova possibilità organizzativa; colgo l’occasione per ringraziare l’Amministrazione provinciale per il costante impegno nella manutenzione e sicurezza degli edifici scolastici, e per l’attivazione della piattaforma per la segnalazione delle necessità manutentive, uno strumento che si rivelerà certamente utile per i dirigenti e le istituzioni scolastiche del territorio”.