MANTOVA – Inaugurata ufficialmente questa sera nella sala Mantova di Palazzo Ducale la XII edizione di Mantovarchitettura. 46 eventi e 88 ospiti da 5 continenti da oggi al 13 giugno. Ospiti della serata inaugurale l’architetto di fama mondiale Daniel Libenskind ricordato tra le altre opere per il Museo Ebraico di Berlino e il masterplan per il World Trade Center e Ievgeniia Gubkina, architetto e storica dell’arte co-fondatrice dell’Urban Forms Center.
“Non abbiamo avuto molta fantasia nel scegliere il tema di quest’anno – ha detto Davide Del Curto, prorettore Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano – abbiamo solo aperto il giornale ed è stato impossibile non parlare di conflitto naturalmente nel rapporto con l’architettura. Abbiamo in apertura due grandi personaggi importanti, Libenskind che ha vissuto molti dei grandi conflitti e Gubkina che da architetto e storica dell’arte può spiegare cosa vuol dire fare l’architetto oggi in Ucraina”.
” Adoro Mantova – ha detto Libenskind – è un’occasione importante e un posto meraviglioso per discutere di architettura e vedere come il conflitto e la politica hanno effetti sulla vita delle persone. Storia, quindi, ma non solo, anche presente, Mantova è una piccola città ma la sua storia ha un grandissimo impatto sul mondo della cultura dell’architettura e dell’arte. E’ così bello essere qui stasera”.
Impossibile non fare un riferimento a Federico Bucci, rettore scomparso un paio d’anni fa “E’ stato lui a creare Mantovarchitettura – ha ricordato Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano – Bucci non è più con noi, ma è come se lo fosse, perchè noi siamo qui a Mantovarchitettura e portiamo avanti la sua intuizione. Ormai da diversi anni vogliamo portare a Mantova il mondo dell’architettura, ma non solo per ragionare su temi di grande attualità come quello di quest’anno sui conflitti”.
“Credo che il Politecnico per Mantova fa tante cose meravigliose – ha detto l’assessore all’urbanistica Andrea Murari – e credo che la storia e l’esperienza di Mantovarchitettura in questo contesto di eccellenza rappresenti uno degli aspetti più unici e più longevi che ogni anno dà la possibilità ad una piccola città come la nostra che si è sempre sentita grande nella sua storia, di confrontarsi sia con i grandissimi dell’architettura che con tanti professionisti e studenti portando all’interno di questo dibattito la città stessa , e questo è il grande valore aggiunto, Mantova è un grande teatro per un confronto di cultura e siamo onorati di ospitare questa manifestazione”.