Truffe agli anziani, anche con violenza: arrestati a Marcaria due giovani in flagranza di reato

VIADANA – Due giovani, un 28enne e un 19enne, entrambi originari della Campania, sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri della Compagnia di Viadana con l’accusa di rapina e truffa ai danni di anziani. L’operazione, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova, si è conclusa con il recupero della refurtiva e la restituzione ai legittimi proprietari.

L’indagine ha avuto inizio nel primo pomeriggio di ieri, quando la Polizia Municipale di Marcaria ha segnalato la presenza di un’auto sospetta, già associata a precedenti episodi di truffa ai danni di anziani. La Centrale Operativa dei Carabinieri di Viadana ha immediatamente allertato le pattuglie in servizio nella zona, impegnate nel contrasto a questo genere di reati. L’auto segnalata è stata individuata parcheggiata nei pressi di alcune abitazioni. Alla guida del veicolo è stato trovato un uomo che, apparso visibilmente nervoso, non è stato in grado di fornire spiegazioni plausibili sulla sua presenza in paese. Pochi istanti dopo, un secondo individuo è stato visto uscire di corsa da un’abitazione: alla vista dei militari ha tentato la fuga, ma è stato inseguito e bloccato grazie anche all’intervento provvidenziale di un giovane residente della zona, vicino di casa della vittima.

Dalle verifiche sul posto è emerso che il fuggitivo aveva appena derubato un’anziana di 89 anni, fingendosi Carabiniere. Con l’uso della violenza, i due malviventi erano riusciti a sottrarle denaro e gioielli, tra cui la fede nuziale. Durante il controllo, uno dei fermati ha cercato di disfarsi della refurtiva, che è stata però recuperata dai militari. Nel corso delle perquisizioni personali e del veicolo, sono stati rinvenuti altri monili in oro e denaro contante, risultati appartenere a un’altra vittima, un uomo di 85 anni residente nello stesso comune. L’anziano, in mattinata, aveva ricevuto una telefonata da un finto Carabiniere che lo aveva ingannato con la classica truffa del “finto incidente”: gli era stato detto che il nipote aveva causato un sinistro stradale e che servivano soldi per evitare l’arresto. Poco dopo, un complice si era presentato alla sua abitazione per riscuotere il denaro, trattenendo l’anziano al telefono per impedirgli di contattare i familiari.

I due giovani sono stati arrestati e condotti presso la casa circondariale di Mantova. L’intera refurtiva è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Nei prossimi giorni, i due arrestati compariranno davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Mantova per l’udienza di convalida, su richiesta del Pubblico Ministero di turno. L’operazione rappresenta un importante risultato nel contrasto ai reati predatori ai danni delle fasce più vulnerabili della popolazione.