Meno incidenti e morti sulle strade mantovane, ma cresce il numero dei feriti

MANTOVA – Meno incidenti (753 nel 2023, 921 del 2022, pari a -18%), quasi dimezzati i morti sulla strada (13 contro 24, con un calo del 46%) ma più feriti (1.142, l’anno prima erano stati 900): sono i dati dell’incidentalità nella provincia di Mantova per quanto riguarda l’anno passato forniti dalla Polizia Stradale in occasione dell’incontro organizzato con gli studenti delle classi quinte dell’Istituto “Mantegna” e delle classi terze dell’Istituto “Fermi” – 240 circa gli studenti presenti in sala – in concomitanza con la Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada.

La mattinata al MaMu si è svolta nel segno delle testimonianze toccanti di chi è stato vittima di un incidente sulla strada o di chi ha perso un proprio caro in tali circostanze. L’associazione “Verona Strada Sicura”, attiva dal 2016, era presente con il vicepresidente Antonio Benedetti e Annalisa Zanchi, madre di Simone Fatuzzo, deceduto a seguito di investimento sulle strisce pedonali nel 2012. L’associazione bresciana “CONdividere le strade della vita” a sua volta è intervenuta con Antonio Savoldi, operatore della Polizia Stradale di Chiari, e l’ex autista professionale Mauro Bernardi.

In apertura dei lavori hanno portato i saluti e parlato dell’importanza della sicurezza e dell’attenzione alla guida la Comandante della Polizia Stradale di Mantova Laura Patrizi, il questore vicario Sara Mancinelli, l’assessore a Viabilità e Polizia locale del Comune di Mantova Iacopo Rebecchi e il Prefetto Roberto Bolognesi.

“Quello odierno – afferma Patrizi – è un momento di riflessione, di invito ai ragazzi a concentrarsi sul tema della sicurezza stradale, quindi a capire quanto ogni comportamento responsabile possa fare la differenza per ridurre il numero delle vittime che è ancora molto alto nel nostro Paese”. “L’età passa – dice il Prefetto Bolognesi rivolgendosi agli studenti – ed è per questo che siete qui oggi: perché state diventando grandi, sempre di più. E questo è importante perché essere alla guida di un autoveicolo significa aver raggiunto la maggiore età. Siete sempre più parte della società dei “grandi”, entrate in relazione con gli altri ed esercitate quindi una responsabilità. Questo implica qualcosa di nuovo: sentite parlare tutti i giorni di diritti che vi competono, ma adesso inizia a esserci anche la fase dei doveri. Compreso il dovere di rispettare gli altri: ad esempio non sorpassando dove c’è la linea continua, o parcheggiando dove è riservato ai disabili. In questo momento esercitate la vostra responsabilità. E’ un momento di crescita, tenetelo presente, non solo per voi stessi ma anche per la comunità di cui entrate a far parte appieno come cittadini”.

“E’ importante – aggiunge Mancinelli – che i giovani, come tutti, prendano consapevolezza che la sicurezza stradale è un obiettivo primario per ridurre il numero dei decessi sulla strada. E’ un evento molto sentito, ci sono anche testimonianze dirette e siamo contenti che la sala sia gremita perché la sicurezza stradale deve essere sempre una priorità”. “Per fortuna nel corso degli anni la sensibilità è aumentata molto – dice l’assessore Rebecchi – ma non ci si può fermare, anzi servono formazione e sensibilizzazione in quanto dobbiamo continuare a ridurre il numero di incidenti, feriti e morti”.

A fine mattinata sono state premiate le studentesse Jana Awad e Ginevra Bonizzi per le locandine da loro realizzate sul tema.