Modesto: “abbiamo fatto tanto ma il risultato fa male. Piaciuti atteggiamento e prestazione”

MANTOVA – Non è l’esordio che si aspettava, Francesco Modesto, quantomeno sul piano del risultato. Anche con l’Empoli, basta un episodio a condannare i biancorossi alla quarta sconfitta consecutiva, la prima per il neo-tecnico virgiliano. Che però cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche perché il cambio di direzione nella guida tecnica è avvenuto soltanto pochi giorni fa e la strada per la salvezza è tutt’altro che compromessa, classifica alla mano.

“Penso che i ragazzi, per la disponibilità che mi hanno dato in questi pochi giorni, hanno fatto tanto, tantissimo, contro una squadra che ha valori importanti. Poi è normale – afferma Modesto a fine partita – che il risultato fa male perché per noi è vitale fare punti. Però la prestazione, l’intensità, la voglia di non prendere gol ci sono state. Abbiamo avuto palle gol per aprire noi il risultato in diverse situazioni sia nel primo che nel secondo tempo, abbiamo rischiato qualcosa nel primo tempo sui calci piazzati, dove i centimetri rispetto a noi erano molti di più, però siamo stati bravi, abbiamo difeso bene, eravamo sempre pronti a ripartire e a creare loro problemi. L’atteggiamento e la partecipazione mi sono piaciuti tanto, poi dobbiamo migliorare in fretta, lo so, perché la classifica richiede questo. Però ho visto una squadra che ha voglia di raggiungere fino alla fine il risultato che tutti noi attendiamo. Solo col lavoro e la dedizione di non mollare mai possiamo uscirne, sappiamo che non è facile ma dobbiamo sempre rendere la vita difficile a tutti”.

Sull’atteggiamento del Mantova, e sulla sua fragilità difensiva, purtroppo conclamata, Modesto dice: “abbiamo avuto la palla per fare gol, non ci siamo riusciti, ma ci sono stati diversi tiri molto vicini allo specchio della porta, mi ricordo quello di Ruocco e di Falletti nel primo tempo, poi ancora nel secondo tempo Ruocco e Mensah che è scivolato. Mi dispiace perché i ragazzi hanno dato veramente tutto secondo me, anche a fronte di un lavoro richiesto molto diverso. Perdi una palla in uscita con Caprini che ha i crampi, c’è il tempo per fare fallo e l’azione finisce lì, per una sbavatura del genere prendi gol ed è un peccato. Però siamo sulla strada giusta. I ragazzi in questo poco tempo hanno appreso quelle piccole cose che gli ho chiesto, peccato per il risultato, siamo tutti con la testa un po’ bassa. Io devo essere fiducioso perché se affrontiamo le partite con questo piglio e si aggiustano delle situazioni, alla fine riusciremo a ottenere quello che vogliamo”.

Alla fine il Mantova ottiene zero punti, per l’ennesima volta in stagione, ma Modesto non si scoraggia: “la partita l’abbiamo preparata come l’avete vista. Naturalmente volevamo togliere la profondità ai loro attaccanti perché hanno una velocità molto importante e poi giocare in ripartenza, avevo chiesto di non forzare le giocate ma essere più verticali, cercando di non perdere palla in uscita perché poi hai il campo aperto. Quindi essere bravi, e in tante situazioni lo siamo stati, a recuperare. Ho visto tanti duelli vinti in mezzo al campo e dietro. L’unica volta che abbiamo sbagliato noi, su un passaggio intercettato, ci hanno punito. Noi potevamo farlo molto prima, sarebbe stato molto redditizio. Poi è normale che in quattro giorni creare tutto il mio pensiero non è fattibile, però io le cose le ho viste. Ho visto l’intensità, abbiamo cambiato i calci piazzati mettendoci un po’ meglio”.

Sul mercato che incombe, e che senz’altro vedrà il Mantova cambiare molte pedine per invertire una rotta che sta lasciando i biancorossi nei bassifondi della classifica, l’allenatore glissa, anche a precisa domanda su una possibile partenza di Festa per fare spazio a un nuovo portiere (gira con insistenza il nome di Francesco Bardi, oggi al Palermo): “in questi giorni non ho letto i giornali, mi sono dedicato solo alla squadra. Marco è il nostro portiere, oggi ha giocato e ha fatto pure una grande partita. In più, del mercato oggi non parlo perché abbiamo un’altra partita molto determinante fuori casa. Con il direttore (Leandro Rinaudo, ndr) vedremo cosa fare. E’ naturale che devi mettere dentro qualcosa di più pulito, nel senso che devi prendere giocatori che siano anche nella filosofia Mantova”.