Moglia, la minoranza chiede trasparenza: “Il sistema di raccolta rifiuti non funziona”

MOGLIA – La minoranza consigliare CambiaMoglia, torna a parlare del sistema di raccolta differenziata di prossimità, che ha sostituito, dal luglio 2024, l’attuale sistema con i “cassonetti intelligenti”.

Il contesto, le parole del sindaco Bavutti durante il Consiglio Comunale del 24 febbraio scorso dove ha annunciato di prorogare per ulteriori sei mesi la sperimentazione del nuovo sistema, da dicembre 2024 a giugno 2025.

E questo, secondo il capogruppo Giuseppe Gatti – “senza fornire elementi validi che giustifichino questa scelta”. Che aggiunge: “Durante la seduta del Consiglio Comunale del 29 novembre scorso, il sindaco Bavutti aveva dichiarato con entusiasmo che “non risultano criticità specifiche rispetto ai timori iniziali”, nonostante gli avessimo dimostrato con un abbondante documentazione fotografica che c’era necessità di riflettere su questa scelta e confermato che era più che mai doveroso costituire una Commissione che valutasse gli esiti della sperimentazione. Ne sia la dimostrazione che oramai il centro di raccolta è ormai diventato “la meta obbligata dei cittadini” per conferire i rifiuti, e non i cassonetti, o comunque non solo”.

Per il capogruppo di “CambiaMoglia” l’affermazione del “va tutto bene, che all’epoca sembrava unsegnale positivo, oggi è la certificazione dell’evidente fallimento della scelta imposta, senza unminimo confronto con i cittadini”. Il gruppo di minoranza è convinto che “il sistema, esteso nonostante le preoccupazioni, continua anche a creare notevoli difficoltà alle attività produttive locali rallentando le operazioni quotidiane e aumentando i costi gestionali per le aziende”.

E il capogruppo Gatti precisa: “I disagi riscontrati hanno spinto il nostro gruppo a richiedere un incontro urgente con l’Amministrazione Comunale e il gestore del servizio, nella speranza di trovare soluzioni che possano ridurre l’impatto negativo sul tessuto produttivo e sull’economia del territorio. La proroga di ulteriori 6 mesi è stata decisa senza una base di che ne supportino l’efficacia, evidenzia la mancanza di una visione strategica per la gestione dei rifiuti e la necessità di rivedere il modello adottato, al fine di non gravare ulteriormente sui cittadini e le imprese in un contesto economico già difficile. Il nostro appello – conclude Gatti – resta dunque rivolto al Sindaco affinché fornisca chiarezza e trasparenza sui criteri alla base della proroga e avviandoimmediatamente un dialogo costruttivo con il mondo produttivo, per garantire che il sistema di raccolta differenziata non diventi una fonte di ulteriore disagio per l’intera comunità.