Motteggiana ha celebrato il 4 Novembre con una serata dedicata al Milite Ignoto

MOTTEGGIANA – In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, celebrata il 4 novembre, l’Amministrazione comunale ha promosso, nella serata di venerdì 7 novembre, in sala consiliare, un evento culturale di grande intensità emotiva e valore storico. L’iniziativa, intitolata “Il Milite Ignoto – La storia del soldato senza nome”, ha rappresentato un momento di profonda riflessione collettiva sul significato del sacrificio e sull’identità nazionale.

Alla serata erano presenti il vicesindaco Massimo Paini e l’assessore alla cultura Tiziana Piva e ha visto come relatore Luca Giaretta, membro del direttivo del CAI di Bozzolo e della Pro Loco di Redondesco, che ha saputo condurre il pubblico in un viaggio narrativo coinvolgente e documentato, ricostruendo la storia del Milite Ignoto, figura simbolica scelta tra i caduti non identificati della Grande Guerra e oggi sepolta presso l’Altare della Patria a Roma.

Attraverso documenti storici, testimonianze e riflessioni personali, Giaretta ha illustrato come il Milite Ignoto sia diventato emblema universale del sacrificio per la Patria, rappresentando tutti i soldati caduti in guerra e incarnando un punto di riferimento per la memoria collettiva e l’identità nazionale.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Club Alpino Italiano di Bozzolo, a sottolineare il legame profondo tra la storia dei conflitti e il territorio, spesso teatro delle vicende belliche narrate. La partecipazione attenta e numerosa del pubblico ha confermato l’interesse e la sensibilità della comunità verso la rievocazione storica e la valorizzazione della memoria.

La serata di Motteggiana non è stata soltanto una commemorazione, ma si è configurata come un vero e proprio atto di costruzione culturale, capace di rafforzare la consapevolezza civica e il senso di appartenenza. La memoria storica, infatti, è uno strumento fondamentale per comprendere il presente e costruire il futuro: solo conoscendo le radici della nostra unità e libertà possiamo apprezzare pienamente i valori democratici che ci guidano oggi.