Museo Virgilio e Segni d’Infanzia insieme nel segno di “Mentore”

MANTOVA – Il Museo Virgilio si è presentato alla città il 7 dicembre, aprendo le sue porte al pubblico con una drammaturgia articolata e multi-livello. L’idea fondante del museo è che “c’è un po’ di Virgilio dentro ognuno di noi”, un concetto che invita i visitatori a esplorare il proprio immaginario attraverso la figura del poeta e le sue opere. Il museo non si limita a un’esperienza passiva, ma propone un viaggio attivo: un’esplorazione di un luogo fisico, con reperti da osservare, e allo stesso tempo un gioco con l’immaginazione, trasformando la fruizione in un processo personale e creativo.

In questo scenario entra in gioco l’associazione Segni d’infanzia, una realtà che da anni si occupa di creare esperienze capaci di generare immaginario nelle diverse generazioni, proponendo progetti che fanno dialogare adulti, ragazzi e bambini in maniera transgenerazionale. Da oltre un decennio, Segni d’infanzia si rivolge anche agli adolescenti e non solo più ai piccoli, lavorando sul delicato equilibrio tra tradizione e innovazione, tra il locale e l’internazionale. La capacità di creare eventi dal forte impatto teatrale e di lasciare un segno nell’immaginario collettivo di tutte le età, che è la caratteristica principale di Segni New Generations Festival, rende l’associazione mantovana un interlocutore adatto al Museo Virgilio.

In occasione delle festività natalizie, alla direzione artistica dell’Associazione è stato chiesto di ideare un primo evento transgenerazionale e performativo capace di “animare” il museo. Così nasce “MENTORE, 100 storie oracolari di attraversamento alla scoperta di Virgilio” che si allinea con l’obiettivo di trasformare lo spazio museale in un luogo in cui le identità di diverse generazioni possano incontrarsi, dialogare e immaginare, creando un ponte tra passato e futuro attraverso la figura di Virgilio. L’evento si propone, quindi, come un’occasione per stimolare l’immaginazione a cavallo fra le generazioni e per reinterpretare, insieme, l’eredità del poeta.

Segni d’infanzia, insieme all’artista abruzzese Alessandro Lucci – già direttore artistico del festival di teatro e arte “Luna del Pozzo” di Ostuni – costruisce, dal 27 al 30 dicembre 2024, un’inedita esperienza site-specific: una performance pensata appositamente per il nuovo museo e i tutti i suoi visitatori, cittadini e turisti a partire dai 12 anni.