MANTOVA – Con cinque casi segnalati a fronte di 181.482 occupati (indice di incidenza pari al 27,6), la provincia di Mantova si piazza in 64esima posizione, su un totale di 105, in Italia per quel che riguarda gli infortuni mortali sul lavoro nel 2024 – dati aggiornati al 30 novembre. A dirlo è un’indagine realizzata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering sulla base dei dati Inail. Il dato, decisamente allarmante, colloca comunque la provincia di Mantova in posizione migliore rispetto a province limitrofe quali Brescia, Cremona, Modena. Si posiziona meglio, invece, la provincia di Verona nonostante abbia fatto registrare più del doppio dei casi di morti sul lavoro (11).
“Sono già mille le vittime sul lavoro nel nostro Paese da inizio 2024 a fine novembre. E manca ancora un mese per chiudere il tragico bilancio di fine anno. I numeri parlano di un incremento degli infortuni mortali rispetto al 2023: erano infatti 968 a fine novembre del 2023. Stiamo parlando dunque di 32 vite spezzate in più nel 2024”. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, commenta alcuni dei più significativi passaggi dell’ultima dettagliata analisi dell’emergenza realizzata dal proprio team di esperti.
E i riflettori della sicurezza sul lavoro per Rossato dovrebbero essere puntati sui dati relativi al settore delle costruzioni e ai lavoratori stranieri: “Sono soprattutto i cantieri a uccidere (147 le vittime). E ancora, come nel passato, i lavoratori stranieri fanno rilevare un’incidenza infortunistica ben superiore alla media nazionale. Dobbiamo proteggere in modo molto più efficace i lavoratori stranieri, lavorando sulla formazione per superare le frequenti difficoltà legate alla comprensione della nostra lingua e a un background culturale molto diverso dal nostro”. Un monito fondamentale per Mauro Rossato, al fine di contribuire a un’inversione dell’attuale e sempre più tragica rotta dell’emergenza.