MANTOVA – Offrire a un gruppo di bambine e bambini un soggiorno vacanza da trascorrere in compagnia di coetanei nel verde e nella natura della campagna virgiliana e sensibilizzare alla drammatica situazione che ancora sta vivendo il popolo Saharawi.
Questi gli obiettivi che si prefigge l’accoglienza di nove piccoli ambasciatori di pace provenienti dal nord Africa accolti oggi a Palazzo di Bagno dal presidente della Provincia Carlo Bottani. Accompagnati dai volontari dell’associazione Fadel Ismail, i giovanissimi ospiti sono arrivati a Villanova Maiardina di San Giorgio il 3 luglio e vi rimarranno sino al 22 di questo mese.
“Hanno partecipato al Cred con gli altri bambini di San Giorgio, effettuato visite mediche e fatto esperienze per loro del tutto inusuali come passeggiare nella foresta della Carpaneta, raccogliere frutta e verdura in un agriturismo o fare un bagno in piscina. Ma l’emozione più grande è stata entrare a Mantova dal ponte di San Giorgio: percorrere una strada con ai lati due laghi è un qualche cosa di unico per loro”, racconta Kinzi Grizzi dell’associazione che dal 2009 organizza l’accoglienza a San Giorgio per i piccoli Saharawi.
Il popolo del Saharawi lotta da più di trent’anni per la propria indipendenza attraverso il fronte Polisario. E’ dal 1991 che l’Onu ha promesso un referendum per consentire alla popolazione di scegliere tra l’annessione al Marocco (paese che contende il dominio su questa striscia di terra desertica con un sottosuolo ricco e un affaccio di costa su un tratto di oceano pescosissimo) o l’autonomia. L’esito sarebbe scontato ma proprio per questo, il Marocco di fatto sta contrastando il regolare svolgimento della consultazione e il risultato è che il popolo Saharawi sta vivendo in campi profughi in Algeria.
L’incontro con Bottani e poi con il prefetto Gerlando Iorio ha proprio lo scopo di sensibilizzare i mantovani sulla drammatica situazione che questi bambini e le loro famiglie stanno sopportando.