MANTOVA – L’arte culinaria d’altri tempi, opportunamente recuperata ai giorni nostri, al servizio dell’arte eterna di Giulio Romano e delle sue Pescherie. E’ l’iniziativa che questo pomeriggio l’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani ha presentato in una Madonna della Vittoria gremita di persone giunte per ascoltare i racconti dei soci onorari Omero Araldi, Daniela Bellintani e Fernando Aldighieri e per gustare le dolci offelle preparate da questi ultimi, con il ricavato che andrà in favore dei lavori di ristrutturazione e recupero delle Pescherie di Levante di Giulio Romano.
Lavori che andranno a completare il terzo e ultimo lotto della grande riqualificazione delle Pescherie, ma per i quali “balla” circa un milione di euro. Gli Amici dei Musei Mantovani hanno colto l’occasione per raccogliere una piccola ma importante parte dei fondi necessari all’intervento, e l’hanno fatto alla loro maniera. Araldi, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, ha fatto un excursus storico sulla tradizione delle offelle, mentre Bellintani e Aldighieri hanno raccontato come realizzarle con ingredienti semplici quali pastafrolla, burro, zucchero, lievito, uova, una grattata di limone e tanta maestria.
“Si tratta di una tradizione antica, dalle nostre parti legata alla Fiera delle Grazie – spiega Bellintani -. A Mantova le offelle si facevano in molti modi, è una tradizione rimasta un po’ in tutto il nord Italia: richiedendo molta manualità, perché vanno fatte a mano, le grandi aziende non investono su questa ricetta”. Una tradizione che a Mantova si era un po’ perduta, e che è stata ripresa dai due ex proprietari della Locanda delle Grazie: “le prime testimonianze risalgono tra la fine del 700 e l’inizio dell’800. C’è un bellissimo ricettario della marchesa D’Arco con le ricette che venivano fatte a palazzo, e quella è la più antica testimonianza che abbiamo qui”.
Ma perché riprendere in mano questa antica ricetta? “Perché è una nostra tradizione, una ricetta che si faceva in vista della Fiera – dicono Bellintani e Aldighieri -. Noi avevamo la Locanda delle Grazie e quindi si sono messe in fila tante cose tutte insieme. L’idea era di fare qualcosa di concreto per i lavori alle Pescherie: questo piatto contiene dei biscotti che li vendi oggi e magari vengono mangiati a Natale, perché le offelle sono biscotti che durano, non hanno ripieno e gli ingredienti si mantengono. Negli anni Cinquanta, in vista della Fiera delle Grazie, il pane lo facevano a maggio e lo mettevano nelle cantine delle case, custodito in sacchi pieni di fieno. Allora funzionava così”.
Dai ricettari del passato ai restauri del futuro, il legame è servito. Le offelle potranno essere assaggiate e acquistate in anteprima nella confezione con i piatti di Natale 2016 (anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura e avvio del recupero delle Pescherie) e 2019 (anno di inaugurazione del primo lotto di recupero delle Pescherie). I piatti con le Offelle sono in vendita a 15 euro per i soci e 20 euro per i non soci. La vendita prosegue da martedì 9 presso l’Agenzia OK Viaggi (durante i giorni feriali negli orari di Agenzia) e presso la Madonna della Vittoria e le Pescherie nei giorni 13, 14 e 20, 21 dicembre il mattino dalle ore 10 alle ore 13 e il pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18.
















