“Io ho una fede, sono gattolico credente praticante, e penso che il gatto sia una divinità a cui bisogna sottomettersi. E vorrei tanto vivere in un mondo governato dai gatti, che governerebbero molto meglio perché a differenza degli umani non sono ipocriti, sono molto efficienti e credo che siano anche fondamentalmente giusti”. L’ode al gatto di cui sopra è di Alberto Mattioli, critico musicale e giornalista de ‘La Stampa’, nonché autore del libro cult ‘Gattolico Praticante. Esercizi di devozione felina’ (Garzanti) che, in occasione della Giornata Nazionale del Gatto che ricorre oggi spiega all’Adnkronos i motivi per i quali il felino è, a suo avviso, un “essere superiore”.
“Perché superiore? Semplice, chi non vorrebbe essere uno che non fa assolutamente niente nella vita se non mangiare, dormire e farsi coccolare? Solo il gatto ci è riuscito”, ironizza il giornalista. Che osserva: “Ma non è cattivo, il gatto; se tu ti comporti come si deve, cioè obbedisci, te lo riconosce. E’ magnanimo, in fondo”. Mattioli rivela poi di possedere due felini, “due maschi, che naturalmente ho adottato perché i gatti non si comprano”, tiene a specificare, “e vengono da un gattile vicino a Napoli. Questo comporta che abbiano due nomi ufficiali, Argante e Goffredo, ma in realtà siano noti come Ciro e Salvatore, i protagonisti di Gomorra”.
Intanto proprio in occasione della Giornata del Gatto, la scienza conferma come possedere un gatto faccia bene alla salute. Innanzitutto i simpatici felini risultano terapeutici contro gli stati di ansia e depressione. È stato infatti dimostrato come i suoni emessi con le vibrazioni delle fusa abbiano un effetto calmante sull’uomo riducendo lo stress e favorendo il rilassamento. Uno studio pubblicato sulla rivista BMC Psychiarty ha evidenziato come le fusa del gatto abbiamo un influenza positiva anche su chi è affetto da disturbi mentali.
Abbassando dunque i livelli di ansia avere un gatto favorirebbe anche il benessere del nostro cuore, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. Secondo uno studio decennale dell’Università del Minnesota aiuterebbero a mantenere i livelli di pressione sanguigna più bassi mentre per i ricercatori dell’American Journal of Cardiology allungherebbero le aspettative di vita di 1 anno.
Se si ci trova a dover affrontare un lutto, avere un gatto vicino aiuta ad affrontarlo meglio. Così come ridurrebbe il rischio di cadere in stati depressivi per i malati di Aids, Alzheimer, nei disabili e negli anziani.
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