“Otto dipinti che amo”: Giovanni Pasetti mette a confronto Rinascimento e modernità

MANTOVA – A partire da lunedì 3 febbraio Giovanni Pasetti terrà un ciclo di conferenze dal titolo “Otto dipinti che amo” presso Casa Andreasi. Il corso offrirà un’analisi approfondita di otto opere d’arte, suddivise in coppie contrapposte, che riflettono le passioni fondamentali della nostra storia. Il programma esplorerà l’evoluzione dell’arte, mettendo a confronto capolavori del Rinascimento con quelli della modernità, per rivelare le costanti emozionali che attraversano i secoli.

Il corso si svilupperà attraverso quattro incontri, ognuno dei quali esplorerà una coppia di dipinti significativi, che mettono in dialogo il passato e la modernità.

Il primo incontro, che si terrà il 3 febbraio, offrirà un confronto tra “L’Adorazione dei Magi” di Leonardo da Vinci, un’opera del 1482 che affonda le radici nel Rinascimento, e “Notte stellata” di Vincent van Gogh, dipinto nel 1889, che rappresenta un esempio iconico della modernità. Le due opere, pur appartenendo a secoli diversi, riflettono una ricerca comune dell’assoluto, tra spiritualità e natura, in grado di catturare lo spettatore e condurlo verso una dimensione misteriosa.

Il 10 febbraio sarà la volta di “La Tempesta” di Giorgione (1506) e “Colazione sull’erba” di Edouard Manet (1863), due dipinti che, pur trattando temi apparentemente quotidiani, riescono ad andare oltre la loro immediatezza. Le opere ci parlano di un’umanità silenziosa, quasi muta, in cui ogni gesto o sguardo sembra portare con sé una storia più complessa, un intreccio di emozioni e pensieri che solo lo spettatore più attento può cogliere.

Il 17 febbraio il corso affronterà il tema della nudità femminile, presentata in “La Fornarina” di Raffaello (1520) e in “La Maja desnuda” di Francisco Goya (1800). In entrambe le opere, l’intima rappresentazione del corpo femminile diventa uno strumento per esplorare la potenza della seduzione, un desiderio che si manifesta sulla superficie pittorica e che continua a provocare una riflessione su ciò che è proibito, ma che allo stesso tempo attrae e affascina.

Infine, il 24 febbraio l’analisi si concentrerà sul “Martirio di San Matteo” di Caravaggio (1600) e “Guernica” di Pablo Picasso (1937), due opere che, pur nelle loro differenze stilistiche e temporali, affrontano il tema della violenza e della guerra. Entrambe le pitture ci pongono di fronte a un abisso di sofferenza e distruzione, ma anche a una speranza rappresentata dalla luce, che non smette mai di lottare contro il buio e la disperazione.

I quattro incontri si tengono ogni lunedì di febbraio alle ore 21. La quota di partecipazione è di 40 euro (35 euro per gli associati), 10 euro per gli studenti universitari fino al 25° anno, gratuito per gli studenti liceali. Viene rilasciato l’attestato di partecipazione agli interessati.